"Siamo partiti nel 2016, quasi per caso, con l'idea di vincere una scommessa: riuscire a coltivare mirtillo nella nostra zona. Abbiamo deciso di coltivarlo in vaso, nella zone del Parco Nazionale del Cilento, ottenendo buone rese/ettaro. Abbiamo utilizzato un terriccio specifico (molto acido) e adottato tutti i criteri di produzione tradizionale dei piccoli frutti". Così spiega a FreshPlaza Marco Cammarano, titolare dell'azienda a gestione familiare Agricilento.
Piante di mirtilli coltivate fuorisuolo nel Parco Nazionale del Cilento.
Agricilento è un'azienda in crescita anche per la forte domanda di mirtilli, di cui in Italia c'è poca produzione rispetto alle esigenze del mercato interno. I consumatori sanno dei benefici e delle proprietà salutari di queste bacche nel rafforzare il sistema immunitario, che pertanto risultano appetibili perché combinano il loro elevato valore nutraceutico alla bontà del frutto.
"Tre le varietà disponibili - precisa Marco Cammarano - caratterizzate da alta precocità e basso fabbisogno di escursioni termiche abbiamo optato per il mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum). Questa cultivar ad alta resa è destinata sia al mercato del fresco che del trasformato e per questo – rispetto a molte varietà tradizionali - crescono sempre più gli impianti messi a coltura. Ciò grazie a produttività, sapore e calibro migliori rispetto alle varietà tradizionali".
I primi raccolti vengono effettuati a scalare già nel mese di maggio/giugno e si chiudono, a seconda delle condizioni climatiche a luglio, con prodotto compatto e di elevato tenore zuccherino. Il potenziale produttivo è di circa 10 ton/ettaro, una produzione destinata con prezzi di tutto riguardo sia per il prodotto fresco che per il trasformato.
Il processo di trasformazione del mirtillo in succhi e confetture extra è stato, per l'azienda, una scelta quasi obbligata per ampliare il periodo di commercializzazione, anche perché si tratta di un prodotto molto delicato che, nel giro di qualche giorno, bisogna o vendere al mercato del fresco o trasformare.
Agricilento trasformiamo mirtillo dal fresco in conto terzi presso un'azienda specializzata nella lavorazione di prodotti artigianali.
I prodotti sono molti richiesti, perché coltivati in modo naturale e a filiera corta; soprattutto la vendita diretta procede molto bene. I volumi sono in crescita e tra i progetti in itinere c'è la volontà di ampliare gli impianti messi a coltura. Al momento, l'impresa trae vantaggio dal fatto che i mirtilli vengono prodotti in una realtà agricola dove non c'è molta offerta, parallelamente alle straordinarie richieste del frutto: il turismo e il passaparola sono il valore aggiunto per eccellenza per la vendita dei prodotti".
"Il mirtillo, come noto - conclude Marco Cammarano - è una coltura tipica del nord Italia, molto diffusa soprattutto in Piemonte, Veneto e Trentino. Il vantaggio è che nella nostra area produttiva maturano già da maggio, e cioè con un mese di anticipo. Quindi, in un momento in cui sul mercato non ci cono più produzioni estere che arrivano, per esempio, dal Marocco e dalla Spagna, che termina la propria stagione mediamente alla fine di maggio. Questo significa che, tra giugno e metà luglio, di mirtillo fresco c'è solo la produzione italiana e quindi, sul piano delle vendite, non abbiamo competitor commerciali".
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Agricilento
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