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Previsioni USDA: Turchia principale produttore di ciliegie nella stagione 2020/21

La produzione mondiale di ciliegie dovrebbe aumentare di 60.000 tonnellate, fino a quota 3,9 milioni di tonnellate, quest'anno, poiché la crescita in Turchia, Cile e Cina ha più che compensato le perdite registrate nell'Unione Europea e negli Stati Uniti, causate dalle cattive condizioni meteo. La produzione maggiore si prevede farà aumentare le esportazioni da 17.000 tonnellate a 503.000 tonnellate, con abbondanti spedizioni da Cile e Turchia.

La crescita della produzione in Turchia è stimata in oltre 70.000 tonnellate, fino a complessive 918.000 tonnellate, in caso di buone condizioni di crescita. Con un sesto anno consecutivo di incremento, i produttori stanno anche passando a frutteti intensivi, con varietà ad alta resa. L’aumento della fornitura si prevede faccia aumentare anche le esportazioni verso l'Unione europea e la Russia, a 90.000 tonnellate in totale.

Nel 2019, la Turchia ha ottenuto l'accesso ai mercati di Cina e Corea del Sud e, sebbene le spedizioni verso questi Paesi siano state minime finora, sono in diretta concorrenza con le ciliegie americane, soprattutto perché le spedizioni sia per la Turchia che per gli Stati Uniti avvengono principalmente nel periodo compreso tra maggio e agosto.

La produzione dell'UE dovrebbe diminuire leggermente, perdendo circa 35.000 tonnellate, per attestarsi a 703.000 tonnellate, poiché durante la primavera il gelo e le forti piogge hanno influenzato la produzione della maggior parte dei territori specializzati. Nonostante la fornitura inferiore, la qualità della frutta dovrebbe essere buona e le esportazioni rimarranno praticamente invariate a 8.000 tonnellate. Si prevede che le importazioni aumenteranno nell'ordine di 7.000 tonnellate, fino a complessive 60.000 tonnellate, ma ovviamente una produzione interna inferiore favorisce maggiori spedizioni dalla Turchia.

La produzione in Cina è fino a 450.000 tonnellate, con una tendenza anche qui al rialzo, che prosegue poiché i nuovi alberi piantati ad aprile hanno più che compensato le perdite dovute alle forti nevicate di inizio anno. Anche la superficie coltivata continua ad aumentare, benché a un ritmo più lento. Le aziende private hanno iniziato a coltivare ciliegie per il mercato di fascia alta, in serre e in pieno campo in tutta la Cina, con l'obiettivo di rifornire il mercato interno. Poiché l'incertezza che circonda il Covid-19 influisce sulla domanda dei consumatori, si prevede che le importazioni diminuiranno di 10.000 ton, fermandosi a quota 220.000 tonnellate.

Si prevede che la produzione negli Stati Uniti diminuirà di oltre 40.000 tonnellate, fino a un livello di 383.000 tonnellate. A Washington, il gelo ha colpito la produzione di ciliegie, annullando gli aumenti registrati in California e Oregon, mentre la produzione di ciliegie del Michigan è stata notevolmente danneggiata dalle gelate di maggio. Il National Agricultural Statistics Service (NASS) dell'USDA ha analizzato la situazione del settore e ha pubblicato, nel rapporto sulla produzione agricola di giugno 2020, le previsioni sulla produzione di ciliegie negli Stati Uniti. Si prevede che l'esportazione sarà leggermente inferiore a causa di una fornitura inferiore, con una diminuzione da 14.000 tonnellate fino a 70.000 tonnellate, mentre le importazioni aumenteranno leggermente a 12.000 tonnellate, con spedizioni maggiori dal Cile.

La produzione in Cile è stimata in crescita di oltre 30.000 tonnellate fino a complessive 287.000 tonnellate, poiché le nuove piantagioni stanno ancora entrando in produzione e le condizioni meteo finora sono favorevoli, con abbondanti piogge in inverno. L'aumento della produzione dovrebbe far crescere le esportazioni fino a 240.000 tonnellate.

Le importazioni in Russia dovrebbero aumentare nell'ordine di 15.000 tonnellate, per complessive 100.000 tonnellate, con spedizioni maggiori dai produttori turchi e dell'Asia centrale.

Fonte: USDA

Data di pubblicazione: