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Paul Roos - OrganoGroup

La stagione dell'ortofrutta estiva australe vista da una compagnia sudafricana

Nell'emisfero australe, la raccolta di pesche e nettarine biologiche della sudafricana OrganoGroup prenderà il via tra una settimana/dieci giorni, dopo un freddo inverno in cima alle Waterberg Mountains, vicino a Mookgophong, Limpopo, e un’importante fioritura. Il loro microclima, ad alta quota è più fresco e temperato rispetto al Bushveld circostante, è meglio conosciuto per la fauna selvatica e l'allevamento di bestiame.

Pesche biologiche molto precoci che maturano in un frutteto di Limpopo (tutte le foto sono state fornite da OrganoGroup)

Da sedici anni, la compagnia è specializzata nella coltivazione di frutta biologica certificata.

Il raccolto precoce di pesche viene commercializzato localmente a Woolworths e presso altri clienti specializzati, con esportazioni (via mare) da metà a fine ottobre. La OTC Organics ha il mandato a commercializzare le sue drupacee biologiche solo in Europa, in gran parte in Scandinavia, Germania e Paesi del Benelux. La nectacot (incrocio di nettarina e albicocca) biologiche è un'altra linea destinata all'export in Europa.

I loro programmi canadesi sulle drupacee sono però a rischio, a causa della limitata disponibilità e dell'elevato costo del trasporto aereo in questa stagione, come afferma Paul Roos Snr, direttore di OrganoGroup e pioniere dell'agricoltura biologica.

Ogni anno inviano anche piccoli volumi di pesche e nettarine via aerea in Medio Oriente, e questa fase potrebbe andare avanti.

Priorità alle esportazioni di mele 
Le mele biologiche seguono le pesche e le nettarine con circa 1.500-2.000 tonnellate. Sono tra le primissime mele della stagione domestica, e quindi la vendita è riservata al dettaglio a livello locale.

A destra: le mele biologiche della OrganoGroup, che dovrebbero essere raccolte a dicembre

"Al momento non stiamo pianificando esportazioni di mele in Europa, perché ci sono volumi elevati di scorte, ma questo potrebbe cambiare con breve preavviso e potremmo riprendere le esportazioni. Lo abbiamo già fatto in passato, quando si è verificata una carenza di prodotto in Europa, quindi terremo d'occhio il mercato spot".

"Vogliamo estendere le esportazioni in Africa, in questa stagione, attraverso grandi gruppi di vendita al dettaglio con un'impronta africana e attraverso agenti d’esportazione specializzati africani. Il piano è dare la priorità alle esportazioni nel nostro continente. I nostri volumi stanno diventando abbondanti, abbiamo piantato mele per un lungo periodo e abbiamo grandi volumi in arrivo. La crescita dei nostri alberi è stata più lenta rispetto a quelli di un frutteto convenzionale; ci vuole un po' più di tempo rispetto alla produzione convenzionale, dove gli alberi possono essere pompati con alti livelli di azoto".

Come con le loro drupacee, anche la gamma di cultivar di mele Afri sono selezionate localmente. Paul Roos afferma di aver trovato la Afri Glo come frutto migliore per le esportazioni, mentre le Afri Blush e Afri Star, anch'esse mele rosse, maturano in un momento molto conveniente per l'azienda.

Ritorno a una lunga stagione delle susine
Dopo alcuni anni in cui si sono allontanati dalle drupacee tardive per concentrarsi sulla produzione di mele biologiche, l’azienda è tornata alle susine, sentendo di avere ormai il controllo per quanto riguarda la produzione di mele biologiche.

A destra: i frutteti di susine African Rose sono attualmente in fase di diradamento

L'obiettivo è prolungare la loro stagione delle susine per ottenere un'economia di scala nei costi di logistica e commercializzazione: qualcosa che si può raggiungere solo con una lunga stagione (come quella di sette mesi delle patate dolci biologiche).

"In una stagione breve, i costi generali sono molto più alti per unità. Tutto diventa meno costoso quando invece sei impegnato in una lunga stagione".

Stanno piantando cultivar locali come African Rose, African Delight, Ruby Sun e Ruby Crunch oltre a Fortune, e anche reimpiantando cultivar tardive come Angeleno che avevano escluso quando l'attenzione era concentrata sulle mele.

"La varietà Angeleno risponde bene ma l'abbiamo eliminata perché arrivava troppo tardi nella stagione. Ora abbiamo la capacità di gestire i frutti tardivi. Le esportazioni trainate dai volumi sono il nostro obiettivo".

La raccolta delle pesche aprirà la nuova stagione di drupacee

E' possibile ottenere volumi importanti con le susine, spiega Paul Roos, con l'ulteriore vantaggio che sono meno sensibili alle ammaccature rispetto a pesche e nettarine.

Ampliamento delle linee d'esportazione
La stagione delle esportazioni delle patate dolci biologiche va da febbraio ad agosto; in gran parte la merce è destinata alla vendita al dettaglio. Per questa stagione hanno in programma di esportare oltre 70 container di patate dolci e oltre trenta di zucche Kuri, quindi c'è un significativo ampliamento delle linee di esportazione di verdure sfuse.

Le spedizioni di zucca Kuri vanno da dicembre a febbraio.

"Stiamo coltivando la nostra linea di patate dolci a un ritmo abbastanza veloce, dopo essere partiti lentamente, imparando a conoscere meglio il prodotto, perché non è così semplice produrre biologicamente una patata dolce. Con il tempo, abbiamo imparato molto e siamo a un punto in cui possiamo movimentare volumi piuttosto abbondanti".

"La OrganoGroup sta iniziando a prendere piede in Europa e stiamo ricevendo molte richieste dalla Russia e da altri Paesi. Di tanto in tanto forniamo direttamente un mercato di nicchia, ma per l'Europa di solito indirizziamo le richieste alla OTC Organics".

I mercati di nicchia in Medio ed Estremo Oriente potrebbero offrire delle opportunità, non solo per le drupacee, ma anche per le loro linee di ortaggi sfusi.

Per maggiori informazioni:

Paul Roos
OrganoGroup
Tel: +27 81 464 2482
Email: ontvangs@proplum.co.za
https://organo-group.co.za/

Data di pubblicazione: