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Non riflettono la realta' del settore

L'industria delle banane e' preoccupata per i nuovi standard della Rainforest Alliance

Gli standard recentemente aggiornati e diffusi dalla Rainforest Alliance hanno messo in allarme i produttori di banane dell'America Latina. Juan José Pons, coordinatore del settore bananicolo dell'Ecuador, parla dei problemi e delle azioni intraprese finora dai produttori dei Paesi produttori di banane in America Latina.

Assenza di leadership
Uno dei problemi di fondo, secondo Pons, è che la Rainforest Alliance non ha coperto il ruolo di amministratore delegato per un po' di tempo. "L'ex amministratore delegato, Han de Groot, aveva avviato un dialogo molto costruttivo con i produttori di banane. Impegnato in discussioni su tutte le questioni, si è sforzato di cogliere le sfide del processo di produzione. Dopo la sua partenza e senza la nomina di un nuovo amministratore delegato, i coltivatori sono stati costretti a mantenere i contatti con più comitati. E' mancato un approccio coordinato e questo si riflette nelle insidie comunicative incontrate".

Richieste irrealistiche
Un anno e mezzo fa, l'industria delle banane in America Latina ha istituito un comitato per avviare un dialogo sugli standard della Rainforest Alliance, nella speranza che rispecchiassero la realtà del settore e le esigenze dei coltivatori, garantendo al contempo la catena alimentare e le aspettative dei consumatori. "Ci siamo resi conto che i nostri contributi non sarebbero stati presi tutti in considerazione, ma ci aspettavamo che i nuovi standard ne considerassero almeno una buona parte. Quando questi sono stati divulgati, siamo rimasti sbalorditi dal fatto che solo il 2% dei nostri contributi fosse stato integrato e che, in generale, gli standard fossero irrealistici per il settore", dice Pons.

"Gli standard fissati dalla Rainforest Alliance riflettono un obiettivo notevolmente distante dalla realtà dei coltivatori, dei rivenditori e persino dei consumatori. I coltivatori lavorano scrupolosamente per conformarsi alle rigide normative stabilite dai singoli governi - quelli dell'Unione Europea, di Stati Uniti, Giappone, Corea - e alle altre certificazioni come GlobalGAP e Fairtrade. Con i nuovi standard della Rainforest Alliance, l'obiettivo non è raggiungibile per i nostri coltivatori".

Un esempio dei nuovi standard è una lista nera di prodotti per il controllo dei parassiti che possono essere utilizzati durante la produzione. "Questo è qualcosa che è già regolato dalle organizzazioni fitosanitarie di ciascuno dei Paesi in cui esportiamo. Non è qualcosa che Rainforest Alliance dovrebbe poter imporre ai coltivatori", spiega Pons. "Un altro esempio: non possiamo più utilizzare i droni, che sono uno strumento molto diffuso nella protezione delle colture contro la Black Sigatoka. Non hanno motivato la loro decisione, ma semplicemente sono andati oltre le loro competenze per imporre delle restrizioni".

Lavorare per riaprire il dialogo
Pons rivela che nel mondo il 65% dei produttori di banane è d'accordo. "Il marchio della rana è un importante strumento di marketing. I consumatori che preferiscono prodotti ecologici provenienti da fonti socialmente responsabili, si identificano con i prodotti che portano il logo Rainforest Alliance. Ma se gli standard si rivelano semplicemente inapplicabili, non c'è ritorno di valore per i coltivatori. I produttori dell'industria delle banane non si fermeranno. Si sono riuniti per riaprire in modo costruttivo e proattivo il dialogo con la Rainforest Alliance sui loro standard. Come primo passo, abbiamo chiesto che l'imposizione dei nuovi standard venga posticipata fino al 2022",  sostiene Pons.

"I produttori di banane sono molto concentrati sulla fornitura di un servizio che soddisfi gli standard e i requisiti stabiliti dall'industria e dal consumatore. Continueremo a lavorare per ottenere le massime prestazioni di qualità e sostenibilità per le banane. Speriamo che Rainforest Alliance apporterà i cambiamenti necessari affinché possano rimanere una parte di questo obiettivo", conclude Pons.

Per maggiori informazioni
Juan José Pons
Email: jjponsa@hotmail.com

Data di pubblicazione: