Meloni in difficoltà sul mercato dell'Europa nord-occidentale a causa della mancanza di un clima estivo. Questo, insieme a una forte produzione del Mediterraneo, provoca una leggera pressione sui prezzi. La Spagna, in particolare, domina il mercato europeo: nonostante alcune forti grandinate, vende ancora volumi normali. Inoltre, nazioni come la Grecia e la Turchia sono state in grado di aumentare significativamente le loro esportazioni verso l'Europa.
Le quotazioni in Cina sono sotto pressione a causa dell'approvvigionamento dal sud del Paese. Il Nord America mostra alcune carenze, soprattutto nei meloni Cantalupo e Honeydew, ma questo non porta a prezzi più alti perché anche la domanda è deludente. La Florida ha terminato all'inizio di quest'anno e la produzione si sta ora spostando in Georgia e California. Quest'ultima si aspetta un volume leggermente superiore all'anno scorso.
Paesi Bassi: prezzo del melone di nuovo al punto di partenza
Quest'anno, la stagione del melone spagnolo è iniziata con prezzi elevati. Gli importatori olandesi pensano che per i coltivatori di meloni precoci dell'Almeria potrebbe essere la migliore stagione degli ultimi anni. Le recenti grandinate negli areali precoci di Murcia hanno creato malumore, ma il danno si è rivelato essere principalmente una questione locale. "Ora che Murcia sta entrando nel mercato europeo con volumi normali di meloni e il clima non è favorevole, i prezzi dei meloni stanno rapidamente tornando ai bassi livelli a cui purtroppo siamo stati abituati negli ultimi anni", osserva un importatore. "Insieme all'abbondante produzione nelle altre aree del Mediterraneo, è un fattore che mette una notevole pressione sulle quotazioni. Al momento, i consumi non sono certo al livello che vorremmo vedere, c'è davvero bisogno di un clima estivo".
Belgio: surplus di offerta dovuto al maltempo
L'offerta di meloni sul mercato belga è stata enorme per settimane, secondo un importatore. A causa dell'instabilità meteorologica, il consumo è diminuito in modo significativo, il che significa che attualmente c'è un eccesso di offerta. La stagione del melone spagnolo è iniziata bene e, all'inizio, erano stati realizzati delle quotazioni soddisfacenti. Al momento, i prezzi appaiono in notevole calo.
Germania: Spagna, sola in vetta
In Germania, il commercio di melone è ad appannaggio soprattutto della Spagna, che diventa quindi il principale fornitore. Le angurie marocchine sono gradualmente scomparse dal commercio intorno alla settimana 20-21, la Dumara turca ha preso il loro posto. Intorno all'Ascensione, sono entrate in commercio le prime partite greche. Tuttavia, l'offerta da Turchia e Grecia è sproporzionata rispetto ai volumi importati dalla Spagna, secondo un commerciante. Attualmente, si registrano una buona domanda e livelli di prezzo ragionevolmente stabili.
Anche le altre varietà di melone - Cantalupo, Charentais, gialletto - sono fornite principalmente dalla Spagna. "La domanda di melone gialletto è leggermente superiore", spiega un commerciante. Inoltre, è disponibile il prodotto turco, principalmente da varietà che non sono coltivate altrove, in particolare la Kirkagac. "Vediamo che questa cultivar sta gradualmente prendendo piede in Germania", riferisce un commerciante di origini turche.
Francia: i commercianti hanno fiducia in questa stagione
La stagione del melone francese è in pieno svolgimento. C'è ancora prodotto spagnolo disponibile. Al momento, l'offerta supera la domanda ma i commercianti restano fiduciosi. "I volumi europei di drupacee sono limitati. Anche la superficie a melone è diminuita un po'. Questi due fattori dovrebbero mantenere il mercato in equilibrio".
Regno Unito: abbondanti volumi da Grecia e Turchia
Il mercato inglese è inondato da meloni provenienti dalla Grecia e dalla Turchia. La domanda è molto scarsa. Non si nota poi tanto l'influenza delle grandinate in Spagna sul prezzo dei meloni.
Spagna: danni alla produzione a causa di forti grandinate
Quest'anno la superficie coltivata a meloni Piel de Sapo è stata nuovamente ridotta di circa il 10% in Spagna. Per i meloni Charentais, Galia, gialletto e Cantalupo, più orientati all'esportazione, il calo è di circa il 5% a causa dei prezzi bassi della stagione precedente. Le angurie registrano una riduzione del 10% a livello nazionale.
Almeria ha quasi finito con i meloni e le angurie da serra, i prezzi sono soddisfacenti per i meloni e molto alti per le angurie a causa della scarsità di prodotto di buona qualità e dell'elevata domanda in Europa. La Murcia ha iniziato a raccogliere i primi frutti da pieno campo e sarà in piena produzione entro una settimana. L'area dedicata alla coltivazione del melone nella regione di Murcia è di circa 5.600 ettari in questa stagione. Le angurie si coltivano su circa 3.100 ettari. Di recente, a Murcia si sono verificate forti piogge e grandinate che hanno danneggiato circa 10.000 tonnellate di meloni e angurie, riducendo l'offerta della regione.
L'offerta di meloni verdi è adeguata a soddisfare la domanda interna. Le scorte non risentiranno dei danni causati dalla grandine. Per i meloni Charentais, i calibri sono più piccoli rispetto alle altre varietà. L'allegagione non è andata come previsto nel mese di maggio.
Per quanto riguarda le angurie, sono stati registrati danni da grandine nelle regioni di Lorca e Campo de Cartagena, che comporteranno un leggero calo di volume nel mese di giugno. La qualità e il gusto dei meloni da campo aperto in Murcia sono molto buoni, in tutte le varietà e dimensioni. La regione di Valencia inizia a raccogliere i meloni nel giro di poche settimane e poi ci si sposterà in Castiglia-La Mancha da fine luglio a ottobre. Quest'ultima regione si aspetta una produzione inferiore del 20% quest'anno.
Italia: prezzi in netto calo a causa del maltempo
In Nord Italia, un grossista afferma che dal 7 al 10 giugno le vendite di melone hanno subito un forte rallentamento. Il mese di maggio era stato molto positivo con il prodotto precoce. Un produttore, che coltiva oltre 200 ettari fra melone e anguria, afferma che c'è una sovrapposizione fra prodotto di serra e quello di pieno campo. I consumi non sono elevati (a causa di maltempo e temperature non troppo alte) e questo provoca l'abbassamento dei prezzi.
Un'organizzazione ortofrutticola della Sardegna sostiene: "Dopo l'ottimo esordio delle scorse settimane, con prezzi e richieste sorprendenti, da circa 10 giorni stiamo facendo i conti con un netto calo dei consumi e con una forte contrazione delle quotazioni, a causa di un andamento climatico che ha portato piogge e temperature sotto la media stagionale in Italia e all'estero. Per le angurie stiamo registrando un calo delle quotazioni fino al 40%, mentre per i meloni si arriva anche al 60%".
In Basilicata, un'organizzazione di produttori ha appena iniziato la raccolta del melone retato e per la prima volta esporterà il prodotto in Svizzera, Germania e Austria, oltre che venderlo sul mercato nazionale. Da metà luglio comincerà a raccogliere anche melone gialletto. I prezzi del melone retato in Italia sono diminuiti nell'arco di due settimane da 1,80-2,00 euro/kg a 0,80-1,00 euro/kg.
Ottima stagione produttiva per mini angurie, angurie e meloni gialletto della Sicilia. Si sente però la mancanza dei turisti e del settore HoReCa (che sta lentamente riprendendo le attività). A ciò si aggiunge il clima instabile. Quest'anno si sono effettuati i primi stacchi di mini anguria intorno al 10 maggio. I prezzi sono apparsi buoni fin dall'inizio con livelli di 0,70-0,80 euro/kg. Ma questo andamento commerciale non si è mantenuto perché sui mercati sono arrivate anche le drupacee. Adesso i prezzi si attestano tra 0,20 e 0,25 euro/kg. A metà maggio è iniziata anche la raccolta dell'anguria. Anche in questo caso, i prezzi all'inizio sono stati soddisfacenti (0,60-0,70 euro/kg), adesso le quotazioni non superano i 0,25-0,30 euro/kg. Le vendite di angurie quest'anno registrano una flessione del 50% rispetto all'anno scorso. La stagione dei meloni gialletto è iniziata ai primi di giugno con un prezzo variabile tra 0,60 e 0,80 euro/kg. Al momento però le quotazioni non vanno oltre 0,50 euro/kg.
Grecia: falsa partenza ma export in recupero
A causa del Coronavirus, l'inizio della stagione delle angurie è stato molto dirompente. Tuttavia, il mercato è stato in grado di riprendersi quando altre economie hanno avuto difficoltà. La Grecia è riuscita a raddoppiare l'esportazione di angurie nel mese di aprile rispetto all'anno scorso. Nell'ultimo periodo, oltre 44.000 tonnellate sono state esportate verso le principali destinazioni: Germania, Polonia e Italia.
Turchia: esportazioni quadruplicate quest'anno
A differenza della vicina Grecia, l'apertura della stagione delle esportazioni è iniziata bene per la Turchia. Tra il 25 aprile e il 20 maggio sono state esportate 4.000 tonnellate di angurie, quattro volte di più rispetto all'anno scorso, nello stesso periodo. Gli esportatori sono soddisfatti dell'aumento della domanda in Europa. Anche il valore delle esportazioni dei meloni è aumentato rispetto all'anno scorso.
Cina: prezzi bassi per le angurie, eccedenze nel sud del Paese
L'anguria si vende bene al momento. I frutti di Shanxi Jiangsu, Sichuan, Hunan, Hubei e di altre regioni sono entrati sul mercato in modo più intenso dall'inizio di giugno. In generale, il prezzo di mercato rimane molto basso, come a maggio. Da due settimane a questa parte, la quotazione sta gradualmente salendo. L'eccesso di offerta e il maltempo nel sud del Paese sono stati la causa principale del calo di prezzo. La Meidu e la variante 8424 sono le più diffuse sul mercato interno e popolari anche nel Sud-Est asiatico. Anche l'anguria gialla sta diventando sempre più conosciuta tra i consumatori. Tuttavia, la produzione rimane limitata.
Nord America: l'offerta di angurie cresce, i meloni Cantalupo e Honeydew continuano a diminuire
Al momento, ci sono meno quantitativi disponibili sul mercato americano. Tuttavia, si prevede che i volumi aumenteranno nelle prossime settimane. In Florida i meloni hanno dovuto fare i conti con il caldo estremo e le tempeste. Ciò ha ostacolato il raccolto e ha influito anche sulla qualità dei meloni. La stagione è iniziata e si è conclusa all'inizio di quest'anno. Ora è soprattutto la Georgia ad avere prodotto.
In Canada si registrano volumi inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Molti dei meloni provengono dalla costa orientale americana e si spostano lentamente verso nord. In California, quest'anno sono previsti volumi maggiori, ma non di molto. La domanda di angurie è buona, ma dipende fortemente dalla regione. In Canada, la domanda è più debole a causa dell'eliminazione graduale e misure preventive per contrastare il Coronavirus. Molti dei meloni sono normalmente destinati al canale Horeca. In Florida la domanda è buona grazie al clima caldo e i prezzi sono sostenuti (circa +30%).
Per il Cantalupo e l'Honeydew, invece, è una storia completamente diversa: i volumi sono molto modesti al momento. Il Cantalupo ora proviene principalmente dalla Imperial Valley (CA) e da Yuma (Arizona), mentre l'Honeydew proviene dal Messico, via Arizona. Tuttavia, la domanda è moderata. "Il prezzo del Cantalupo si aggirerebbe normalmente intorno ai 12,95-13 dollari o addirittura intorno ai 15 dollari, ma il prezzo si aggira ora intorno ai 10,95-12,95 dollari a seconda del calibro", dice un commerciante. Il prezzo per l'Honeydew è di circa 8-10 dollari. I volumi dovrebbero diminuire nelle prossime settimane.
Messico: volumi in calo
La produzione di angurie quest'anno è inferiore rispetto all'anno scorso. La minore produzione messicana ha creato un buon mercato negli Stati Uniti, poiché i meloni nazionali arrivano sul mercato con buoni prezzi. Le quotazioni delle angurie messicane sono risultate superiori alla media, quest'anno: quasi il 40% in più rispetto al 2019.
Australia: leggera diminuzione in volume, sale l'export
Il volume totale dei meloni australiani è diminuito del 6% nel 2019 rispetto alla stagione 2018. Nello stesso periodo, tuttavia, le esportazioni sono aumentate del 6%, raggiungendo le 21.455 tonnellate. I meloni australiani sono disponibili tutto l'anno. La maggior parte della produzione è costituita da angurie.