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Dati Ismea dal 18 al 24 maggio 2020

Fisiologico calo dei prezzi per la maggior parte degli ortaggi da pieno campo

Nella 21ma settimana del 2020, si conferma il fisiologico calo dei prezzi della maggior parte degli ortaggi di pieno campo. In generale flessione i listini delle ortive in coltura protetta, alle quali si vanno sempre più affiancando le produzioni in pieno campo. In controtendenza solo il prezzo medio delle melanzane le cui quotazioni sono risultate stabili.

Ortaggi a foglia: ancora un'altra settimana all'insegna della stabilità di mercato per indivie e lattughe in tutti i principali centri di scambio monitorati. Soltanto nell'areale rodigino la lattuga tipologia Gentile, ha visto flettere le proprie quotazioni, in ragione di un'offerta nettamente superiore alle possibilità di assorbimento della domanda. Di contro  per l'Iceberg, i minori quantitativi esitati sul mercato hanno trovato rapido collocamento sulla base di prezzi in incremento.

Relativamente ai radicchi veneti, si conferma debole l'andamento degli scambi sulla piazza di Brondolo per il tipo Chioggia primaverile, mentre per il Treviso primaverile una domanda interessata ha permesso il regolare svolgimento delle vendite sulla base di quotazioni stabili. In netto calo invece i prezzi per il tipo Chioggia primaverile di provenienza rodigina, del tutto fisiologico per le aumentate disponibilità. Di contro listini in rialzo per le ultime partite di Chioggia invernale a fronte di quantitativi ormai esigui. Per gli spinaci, quotazioni confermate per il prodotto laziale mentre corsi in calo nel teramano in ragione delle minori richieste pervenute.

Carote: in calo i prezzi per il prodotto di origine veneta. La maggiore offerta immessa sul mercato ha determinato il fisiologico calo delle quotazioni. Scambi regolari invece per il prodotto di origine siciliana grazie a un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta.  

Finocchi: in ulteriore incremento i prezzi medi all'origine. In particolare per la merce di origine pugliese, le ultime quote immesse sul mercato, dal profilo qualitativo ancora adeguato, hanno incontrato una domanda interessata e le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi tesi al rialzo. Si confermano in calo le quotazioni per il prodotto tardivo di origine veneta a fronte della maggiore offerta immessa sul mercato. 

Asparagi: settimana poco mossa nel mercato degli asparagi con quotazioni invariate in gran parte delle piazze di riferimento. Solamente a Verona i listini hanno registrato un netto incremento in considerazione di un'offerta ormai contenuta cui è corrisposto l'interesse della domanda. Andamento contrapposto nell'areale cuneese, dove le quotazioni hanno mostrato una flessione in ragione delle minori richieste pervenute.

Patate: situazione di sostanziale stabilità di mercato per le patate novelle. Nella maggior parte degli areali di coltivazione, il prezzo in campagna non ha subito variazioni grazie a una domanda costante e in equilibrio con la richiesta. Solo nel sito produttivo napoletano il collocamento del prodotto è avvenuto sulla base di prezzi in netta flessione a fronte di una domanda meno propensa all'acquisto. Un arretramento delle quotazioni è stato registrato anche sulla piazza di Bari, da ritenersi però del tutto fisiologica per le aumentate disponibilità.

Zucchine: il graduale incremento dell'offerta sui mercati ha provocato un ulteriore fisiologico assestamento al ribasso dei listini in tutte le piazze monitorate. La richiesta da parte del mercato è stata particolarmente attiva grazie al buon livello qualitativo del prodotto. Si è sottratta a tale andamento solamente la produzione veronese, i cui listini non hanno evidenziato variazioni in ragione di un'offerta in equilibrio con la domanda.

Melanzane: proseguono regolarmente le operazioni di raccolta in tutti gli areali al momento interessati. Si conferma poco dinamico il collocamento del prodotto nell'areale cosentino dove le vendite concluse sono proseguite in un contesto di modesto interesse e sulla base di quotazioni stabili. Di contro, nel sito produttivo napoletano l'offerta immessa sul mercato ha suscitato un discreto interesse da parte della domanda e gli scambi sono avvenuti agevolmente. Discreto l'andamento del mercato per il prodotto pugliese, le cui quotazioni hanno mostrato una flessione in considerazione del fisiologico incremento delle disponibilità.

Fagiolini: prosegue la raccolta del prodotto con quantitativi disponibili per il mercato in incremento e prezzi in fisiologica flessione. Solo nell'areale napoletano un'offerta in equilibrio con la domanda ha permesso alle quotazioni di attestarsi sugli stessi livelli precedentemente acquisiti. Primi scambi sulla piazza di Cesena, sulla base di quotazioni nettamente superiori all'esordio della precedente campagna. 

Pomodori: prosegue regolarmente la raccolta del prodotto in tutti gli areali al momento interessati. Nelle aree del leccese un aumento dei quantitativi prodotti ha determinato il fisiologico ridimensionamento dei prezzi in campagna, nonostante una positiva evoluzione degli scambi. Non si registrano particolari variazioni sulla piazza laziale e sarda, dove le transazioni concluse sono proseguite regolarmente e sulla base di quotazioni stabili.

Ortive a frutto in serra: si conferma il trend negativo delle quotazioni della maggior parte delle ortive scambiate a Vittoria, determinato anche dalla progressiva entrata in produzione di altri areali di coltivazione nazionali. Tengono solamente i listini delle melanzane e del pomodoro ciliegino, oggetto di una migliore intonazione della domanda. Per le produzioni laziali si registra l'ingresso sui mercati delle prime quote di pomodoro tondo liscio rosso a grappolo, scambiato agevolmente sulla base di quotazioni in incremento rispetto all'esordio dello scorso anno. Stabili, invece, i listini per il tondo liscio e per melanzane e zucchine, fatta eccezione per le romanesche i cui corsi hanno mostrato una flessione.

Fonte: ismeamercati.it

Data di pubblicazione: