Negli ultimi mesi segnati dalla pandemia Covid-19, l'intero comparto della logistica e del trasporto merci sta affrontando le gravi e inaspettate conseguenze della diffusione dell'emergenza su scala globale. Ne parliamo con Linda Carobbi, Corporate director Fresh Fruit and Vegetable Vertical Market di Savino Del Bene S.p.A., società di logistica e spedizioni globale. Linda ha recentemente conseguito la Certificazione di Innovation Manager in materia di Digital Transformation e Change Management.
FreshPlaza (Fp): Qual è la situazione internazionale a livello logistico?
Linda Carobbi (LC): Sul lato marittimo, è notizia di pochi giorni fa l'inizio, da parte delle compagnie marittime, alla corsa a restituire le navi prese a noleggio, nel tentativo di mitigare i costi. E' ipotizzabile che tale corsa andrà intensificandosi nei prossimi tre mesi, a causa della sequenza di blank sailings (tendenza iniziata a fine gennaio 2020 ed ancora non terminata del tutto) programmati sulle principali rotte commerciali, portando a una riduzione del mercato, che potrebbe toccare il 20% del tonnellaggio complessivo. I carriers marittimi stanno quindi cercando di smaltire le navi container in charter, che rappresentano generalmente un'interessante percentuale sul totale delle navi di ogni vettore. Questa diminuzione di stiva disponibile potrebbe creare delle tensioni sui noli marittimi, con probabili conseguenze sul livello dei noli su alcuni trades.
FP: Come è l'andamento in Italia e il traffico in container reefer?
LC: Questi ultimi sono utilizzati per commodity come fresh fruit, foodstuff e prodotti farmaceutici, quindi categorie merceologiche che non hanno risentito del generale calo del commercio internazionale derivante dal Covid-19, anzi decisamente il contrario. Nel periodo iniziale della pandemia, le compagnie marittime avevano applicato una serie di Peak Season Surcharges per far fronte ai maggiori costi derivanti dal lockdown cinese e conseguente paralisi dei containers reefers nei porti cinesi.
Pian piano, la situazione è tornata alla normalità, e adesso possiamo affermare, a titolo di mero esempio, che i costi dei noli marittimi di container reefer per l'export di frutta fresca dall'Italia verso Egitto e verso Middle East sono tornati ai livelli pre-emergenza Covid (livelli di dicembre 2019 – gennaio 2020, per intenderci), in alcuni casi addirittura lievemente diminuiti a causa della riduzione del costo del petrolio. Savino Del Bene è tra i top players in Italia, e non solo, nel settore dell'import/export di fresh fruit, e monitoriamo la situazione anche grazie ai consolidati ottimi rapporti instaurati con i vari vettori marittimi, che da anni ci supportano nelle nostre attività.
FP: Come si è reagito all'emergenza?
LC: Sempre a livello italiano, ma non solo, a voler ben guardare, il Covid ha dato senza dubbio un'accelerata sul fronte della Digital Transformation, materia peraltro di mio grande interesse e approfondimento. Ad esempio, i porti di Genova e Savona Vado hanno recentemente definito le linee guida per la "Digitalizzazione dei flussi veicolari ai varchi e ai terminal portuali", per agevolare l'attuale fase di difficoltà operative dovute alla crisi sanitaria del Coronavirus.
Proprio la digitalizzazione è stata identificata come strumento per migliorare e rendere più fluida l'accessibilità agli scali del sistema, tracciando in maniera più omogenea la merce in ingresso e in uscita dai terminal portuali. Le principali innovazioni contenute nelle linee guida riguardano, fra gli altri, lo scambio della documentazione digitalizzata e la messa a disposizione di una applicazione mobile al personale conducente delle imprese dell'autotrasporto, affinché possano "preannunciare" il loro arrivo al terminal. E' auspicabile che questo inevitabile processo di digitalizzazione possa essere del tutto approntato in tempi brevi.
Fonte: Willy Boulter on LinkedIn
FP: E sul fronte aereo?
LC: L'impatto per il settore è stato decisamente forte: a inizio maggio l'Istat ha definito le conseguenze del Covid una "crisi senza precedenti" per il trasporto aereo. A marzo sono stati cancellati due voli su tre, con passeggeri crollati dell'85%. Il Coronavirus ha messo a terra la maggior parte degli aerei in tutto il mondo, e a fine marzo la IATA (International Air Transport Association) ha stimato i danni del comparto aereo in circa 252 miliardi di dollari, pari a circa il 44% su base annua. Di fronte a tale scenario apocalittico, praticamente tutti i vettori aerei hanno riconvertito la maggioranza dei loro voli passeggeri in voli cargo, trasformando la cabina degli aerei passeggeri in una pancia volante piena di merce. In altre parole, via i sedili, dentro i pallet.
Pertanto, gli stessi velivoli che ospitavano centinaia di passeggeri adesso a bordo ospitano solamente prodotti destinati all'export: senza i sedili, c'è più spazio per la merce che di solito viaggia sotto i piedi dei passeggeri. In particolare è il materiale medicinale (mascherine, ventilatori, etc.) a prendere l'aereo per arrivare prima a destinazione. In tale ottica, dal 3 aprile Savino Del Bene offre frequenti servizi charter di trasporto aereo dalla Cina all'Europa per la fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale, dimostrando il suo impegno nel trasporto di presidi medici per fronteggiare l'emergenza sanitaria.
FP: E rispetto alle spedizioni ortofrutticole?
LC: Sono aumentate le difficoltà per le spedizioni aeree di materiale diverso dal medicale, e i costi sono, generalmente, almeno, raddoppiati. A titolo di esempio, un nostro importante cliente ci ha chiesto proprio in questi giorni di verificare la fattibilità, e relativi costi, per spedire mirtilli freschi (con temperatura controllata quindi) dall'aeroporto di Malpensa a Hong Kong. Ebbene, il vettore di bandiera Cathay Pacific (unico ad avere servizio diretto in suddetta tratta) ci ha fatto sapere di avere capacità molto ridotta e noli aerei in continua evoluzione, pertanto non era in grado di darci una risposta esaustiva senza avere una qualsiasi certezza circa il concretarsi della spedizione.
Al contrario, Emirates (quindi con servizio via Dubai) ci ha comunicato di avere una "discreta capacità purché si possa prenotare con almeno una settimana di anticipo", proponendoci noli aerei più alti del periodo pre-Covid e soggetti comunque a una riconferma nel momento in cui la spedizione dovesse diventare reale – aspetto, questo, che certamente non facilita l'intero processo, soprattutto per la clientela che potrebbe ritrovarsi a dover pagare noli aerei più alti rispetto a quanto preventivato.
Linda Carobbi a Berlino
FP: Quali prospettive nel breve periodo?
LC: E' ipotizzabile che non sarà immediato il ritorno agli stessi volumi di merce spediti via aerea nel periodo pre-lockdown. Secondo Anama (Associazione Nazionale Agenti Merci Aeree), la riapertura delle imprese produttive in Italia potrebbe portare a una graduale crescita della domanda di spazi, che però potrebbe trovare difficile copertura da parte delle compagnie aeree. Sempre secondo Anama, "l'auspicio è che ci si arrivi progressivamente, in due-tre mesi. Per rivedere gli stessi voli passeggeri nei cieli dovremo invece attendere, temiamo, alcuni anni". Ecco quindi che è necessario incrementare la capacità di stiva, processo che può avvenire solo convertendo gli attuali aerei passeggeri in voli destinati al trasporto delle merci.
Contatti:
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Web: www.savinodelbene.com