Gli impianti frutticoli necessitano di protezione e difesa non solo da grandine, ma anche dagli insetti (cfr. Freshplaza dell'8/04/2020) per una frutticoltura moderna. Pali e fili sono indispensabili per certe forme di allevamento delle drupacee e per tutte le pomacee. Ma, da qualche tempo a questa parte, vi sono alcune novità che necessitano di impianti di sostegno, in quanto la pianta in questione è rampicante. Si tratta del luppolo, e l'azienda Valente Pali è leader in questo comparto.
Un impianto di luppolo è composto da una tensostruttura costituita da pali in calcestruzzo precompresso, collegati tra loro da cavi e fili di acciaio, tenuti in tensione da appositi ancoraggi infissi nel terreno.
In Valente è stato sviluppato un preciso know how per questo particolare prodotto e gli impianti vengono realizzati seguendo alcune importanti specifiche progettuali.
Nello specifico, le sezioni dei pali utilizzati in un impianto luppolo sono mediamente superiori, per grandezza e resistenza, rispetto a quelle utilizzate nei tradizionali impianti di frutteto e vigneto. Questa scelta è motivata dalla necessità di raggiungere altezze elevate, per favorire la massima produttività della pianta.
L'impianto realizzato dall'azienda Valente, completo di accessori progettati appositamente per il luppolo, consente di ottenere la massima efficienza produttiva, aumentando il numero di piante nella stessa area.
Il luppolo è una pianta perenne a fiore, appartiene alla famiglia delle Cannabacee e può raggiungere i 7 metri di altezza, con una durata di circa 25 anni. Cresce spontaneamente lungo le rive dei fiumi o ai margini dei boschi, in aree fresche e non troppo umide, fino ai 1200 metri di altitudine, con terreni fertili e ben drenati.
Le piante possono essere posizionate sia lungo la linea dei pali sia tra le file (dove non ci sono i pali), garantendo in ogni caso la stabilità della struttura anche a pieno carico. E' inoltre ormai consolidata la partnership tra Valente e Mrhops, con la quale si è raggiunta una collaborazione sull'impiantistica relativa alla cultura del luppolo.
In questo modo, l'agricoltore può avere un solo riferimento per l'intero processo produttivo, dall'acquisto della pianta (tra moltissime varianti proposte) alla realizzazione della struttura.
Una seconda importante partnership è stata invece realizzata di recente dalla Valente con l'Università degli Studi della Tuscia di Viterbo: tale accordo vede l'azienda di Campodarsego in prima linea come sponsor della ricerca sperimentale di un nuovo impianto di luppolo che l'Università sta conducendo sul campo, con risultati promettenti.
"Negli ultimi anni – si legge in una nota di Valente - il mercato del luppolo si è espanso molto nella filiera produttiva della birra, tanto che oggi un kg di luppolo viene venduto ai birrifici a prezzi variabili tra 15 e 100 euro (o anche più, per varietà particolarmente pregiate), cifre che lasciano intuire un mercato redditizio".
Contatti:
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