Vendite in crescita del 40% nei supermercati di medie e medio-piccole dimensioni, mentre sono diminuite del 15% nelle grandi superfici come gli Iper.
Questa l'istantanea che Marco Pedroni (in foto), presidente di Coop Italia, scatta in merito alle vendite degli ultimi due mesi. Ne ha parlato durante un ciclo di interviste (online) organizzate dall'Università di Palermo con la collaborazione di FreshPlaza e il patrocinio di Aissa-Associazione italiana delle società scientifiche Agrarie e Soi, Società di ortoflorofrutticoltura italiana. A coordinare il ciclo di interviste è il professor Paolo Inglese.
"In media, le vendite sono aumentate del 10% - ha esordito Pedroni - ma con una forte spinta dettata dalle superfici più ridotte. E' il proseguimento di un trend già esistente e che si è velocizzato con la pandemia da Coronavirus. Per molti ipermercati, il problema va oltre la dimensione in sé; è piuttosto l'ubicazione il fattore discriminante: le cattedrali nel deserto, slegate dai centri abitati, soffrono di più".
Circa i cambiamenti che la crisi pandemica porterà, il presidente non crede a una rivoluzione totale, ma a un'integrazione fra diversi sistemi: "Le vendite online di ortofrutta e altri generi alimentari aumenteranno, ma andranno a integrarsi con il canale tradizionale. Ci saranno più famiglie che, ogni tanto, acquisteranno online anche l'alimentare. Aumenterà anche la prenotazione via telefono, facendosi preparare la spesa che poi sarà ritirata di persona al punto vendita, oltre che consegnata a casa. Aumenteranno i pagamenti effettuati in maniera elettronica".
Coop Italia conta 1.100 punti vendita, fra cui un centinaio di ipermercati, e 54mila dipendenti. Il fatturato dello scorso anno è stato pari a 13,5 miliardi di euro. E ne è stata fatta, di strada, dalla prima cooperativa di consumatori, nata nel 1954 a Torino. In questo periodo, l'ortofrutta è stato un dei segmenti trainanti gli aumenti delle vendite, così come tutto l'alimentare di base.
"I supermercati in pratica sono già in una Fase 2 - ha aggiunto il presidente - in quanto hanno sempre svolto il loro ruolo di servizio primario, ma garantendo la sicurezza. Fin dai primi giorni ci siamo preoccupati per la salute dei nostri dipendenti e tutte le scelte le abbiamo compiute pensando proprio alla loro salute e a quella dei consumatori".
Rispetto ai prezzi, Coop Italia ha mantenuto una politica chiara. "Abbiamo chiesto ai fornitori di non aumentare i prezzi che, dal 20 marzo a tutto maggio, rimarranno fissi. In taluni casi abbiamo assorbito noi alcuni aumenti di costi legati alla situazione contingente. Abbiamo eliminato quasi tutte le promozioni, perché in una situazione simile non aveva senso spingere un particolare prodotto".