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La patata novella siciliana soffre dell'immissione di prodotto estero frigoconservato

Entra sempre più nel vivo la stagione della patata siciliana che, da una parte, registra un'ottima resa, ma dall'altra una vendita stantia che sarebbe riconducibile "ai bassi consumi legati alla problematica Covid-19".

A darci il suo punto di vista è Giuseppe Alioto dell'azienda "Il Melograno Peloritano", fondata nel 2015 ma radicata nella tradizione ortofrutticola plurigenerazionale della famiglia, legata anche alla pataticoltura.

Giuseppe Alioto

"Il consumo è rimasto abbastanza stabile durante gli ultimi anni – dice l'imprenditore – ma durante l'emergenza Covid-19 si registra un notevole calo nella richiesta, dovuto alla chiusura delle attività di ristorazione e delle altre attività di vendita diretta al dettaglio, che costituiscono la fetta più grossa della nostra clientela. Nonostante la meccanizzazione del lavoro, tra le altre cose, i costi di produzione presentano un continuo aumento, che riducono annualmente il margine di guadagno".

"Le varietà che la nostra azienda predilige – prosegue l'esperto - sono la patata olandese certificata Arizona e Cimega. La prima è una patata a pasta gialla e buccia gialla, destinata al consumo fresco e con maturità medio-precoce; si adatta bene in quasi tutti i tipi di terreno e, in condizioni favorevoli, ha una resa per ettaro molto elevata. La forma e le dimensioni del tubero sono ideali per il confezionamento. La patata Cimega, invece, è a polpa giallo chiaro, presenta un migliore rendimento commerciale ed è più resistente e con un'ottima presentazione estetica".

Come si esprime la qualità in pataticoltura?
"Per la patata novella è richiesta, generalmente, la certificazione di provenienza del seme e i passaggi di filiera – risponde Alioto - Data la tipicità della zona e la precocità di raccolta, il metodo di produzione più diffuso è quello convenzionale. Certo, risentiamo dei momenti di grossa immissione sui mercati di prodotto estero. Spesso entra merce con prezzi fortemente competitivi, di diversa stagionalità, stoccato per lunghi periodi in cella e che, una volta trattato, può apparire come fresco, ingannando il consumatore".

Tradizione ma anche innovazione colturale
La particolare ubicazione geografica, sita su fondi alluvionali, faceva di questa, fino agli anni 90', una zona di produzione destinata a una massiccia esportazione di patate verso la Germania. La famiglia Alioto, negli anni, ha saputo investire in innovazione, impiantando due ettari di melograno della varietà Wonderful (con metodo israeliano), due ettari di lime e fingerlime, oltre a un ettaro di avocado Hass, appena messo a dimora. Ciononostante, continua la coltivazione di patate novelle, di produzione tradizionale e storica dell'area.

Contatti:
Azienda Agricola Il Melograno Peloritano
C.da Brugazza, 20
98041 Monforte San Giorgio, Frazione Marina (ME)
Tel.: +39 0909910663
Tel.2: +39 3482614642
Email: ilmelogranopeloritano@gmail.com