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Intervento di Stefano Pezzo presidente di Fruitimprese Veneto

Vendite in Italia e all'estero sulle montagne russe: o troppo o troppo poco

"Ci troviamo di fronte a una situazione nuova, mai verificatasi prima: l'ortofrutta si sta difendendo, ma con molti sacrifici da parte di tutti gli operatori". Lo afferma Stefano Pezzo, presidente Fruitimprese Veneto che continua: "Si sta come sulle montagne russe, con vendite a singhiozzo e a macchia di leopardo. Non solo in Italia, ma anche all'estero. Ad esempio: la scorsa settimana abbiamo avuto richieste elevatissime, mentre in questi giorni si è scesi parecchio negli ordinativi".

Stefano Pezzo presidente Fruitimprese Veneto

Il manager sottolinea un aspetto: "Le abitudini dei consumatori sono, per forza di cose, cambiate. Si fanno meno acquisti ma di volume maggiore. Per noi della filiera questo significa un cambiamento rispetto ad abitudini consolidate nei rapporti con la Gdo. Le vendite online sono schizzate alle stelle ma, non avendo una struttura per sopportare tali richieste, i tempi sono così lunghi che, allo stato attuale, non riescono a soddisfare tutte le richieste".

Le aziende di lavorazione dell'ortofrutta vedono incrementate le spese di un 20-30%, rimarca Stefano Pezzo. "La gestione dell'emergenza, con meno personale, distanze di sicurezza, disinfezione più frequente, doppi turni, sta facendo diminuire l'efficienza di magazzino, con conseguente aumento dei costi. Però i prezzi sono rimasti i medesimi e qualche azienda potrebbe entrare in sofferenza. Noi operatori ci sentiamo tra incudine e martello".

Fruitimprese Veneto cerca di stare al fianco dei propri associati, rispondendo a tutti gli interrogativi che arrivano dalle aziende. "Anche chi fa esportazione si è ritrovato, dall'oggi al domani, di fronte a una situazione nuova, penalizzata anche dall'incognita trasporti. A ogni modo, le vendite all'estero di mele, kiwi, radicchio, pomodoro, carote sono piuttosto sostenute. In particolare anche all'estero c'è richiesta di agrumi, fra cui arance e limoni".

E, sul fronte importazione, "assistiamo a una richiesta sostenuta di pere, a causa della mancanza del prodotto italiano. In particolare, stanno arrivando le Williams dall'Argentina e dal Sudafrica", conclude Pezzo.