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La testimonianza di un produttore di Modena

Il pirodiserbo efficace contro l'Alternaria del pero

Lo scorso anno aveva avuto grossi problemi di Alternaria su varietà sensibili come Abate, Conference e Decana. Poi ha testato un progetto in essere che sfrutta il pirodiserbo e lo ha testato su 3 ettari. I risultati sono stati ottimi.

L'imprenditore è Luigi Golinelli di Mirandola (Modena) il quale racconta la sua esperienza. "Le spore di Stemphylium vesicarium, agente che provoca la maculatura, danneggiano l'epidermide della pera; su queste lesioni i miceti opportunisti, come Alternaria, si insediano. Per questo occorre andare alla radice ed eliminare lo Stemphylium che si trova nelle malerbe. Grazie al pirodiserbo, il danno sui 3 ettari trattati è stato minimo rispetto al testimone e agli altri ettari diserbati con sistemi più tradizionali".

L'azienda di Golinelli, dopo la prova su 3 ettari, nel 2020 tratterà tutti i 28 ettari di pereto mediante pirodiserbo. Occorre avere l'accortezza di effettuarlo anche nelle testate, in modo da disattivare le spore su una porzione ampia del frutteto.

"Seguo questa tecnica da ormai 20 anni - spiega il consulente Luciano Trentini - e tutte le varie potenzialità le stiamo scoprendo un po' alla volta. Per spiegare nel dettaglio i vantaggi del pirodiserbo, abbiamo organizzato un convegno che si terrà venerdì 29 novembre alle 14.30 a Ferrara nell'ambito della fiera Futurpera".

Marco Mingozzi descrive nel dettaglio l'attrezzatura, realizzata dalla sua azienda Officine Mingozzi. "Dal punto di vista ecologico, tale tecnica risulta essere una pratica caratterizzata da un impatto ambientale del tutto trascurabile. Poiché il GPL, bruciando, forma esclusivamente vapore d'acqua e anidride carbonica, la fiamma risulta trasparente ed esente da qualsiasi fenomeno di rilascio di fumi; si può quindi investire direttamente con la fiamma qualsiasi tipo di pavimentazione o rivestimento, che non sia soggetto a basse temperature di combustione, senza alterarne nemmeno il colore".

Il riscaldamento, determinato dal rapido passaggio dei bruciatori, dagli strati sottostanti a quello superficiale, porta a una temperatura che in genere non supera i 50-60° C, e che possiamo facilmente riscontrare anche nelle ore più calde della stagione estiva. Sono pertanto trascurabili i danni che si possono registrare a carico della microflora e dei microrganismi del terreno; inesistenti sono i rischi per gli operatori e del tutto nullo il rilascio di residui tossici nell'ambiente.

La macchina è adatta per il trattamento contro le erbe infestanti, le malattie fungine e i parassiti. Consumo orario della macchina: da 25- 28 Kg/ora di GPL a seconda del tipo di utilizzo; velocità di lavoro da 2,5 a 3,5 Km/ora a seconda del tipo di lavoro da effettuare, dalle condizioni climatiche e del terreno.

Per informazioni:
Officine Mingozzi
Via Val d'Albero 25/B
Ferrara
Email: [email protected]
Web: www.pirodiserbo.it