Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Coltivare agrumi in un contesto paesaggistico non replicabile

"La nostra è un'azienda agrumicola nata in un'epoca lontana, e che si tramanda da generazioni; qui ogni cosa ha il suo tempo e noi ci limitiamo ad assecondare il ritmo che la natura detta alle nostre coltivazioni". Così Pier Francesco Matarazzo, responsabile dell'azienda agricola San Calogero che, immersa in un contesto ricco di biodiversità, si trova in Sicilia, a due passi da Brucoli, in provincia di Siracusa.

Pier Francesco Matarazzo

L'azienda si compone di un fondo esteso su oltre 100 ettari, di cui però solo 40 coltivati ad agrumi; il resto sono seminativi e pascoli per cavalli.

Gli agrumeti sono suddivisi per varietà, a partire da 15 ettari di nuovi impianti di arance rosse, tra Sanguinello, Moro e Tarocco; seguono 8 ettari di mandarino-simili del tipo Tacle e Nova, oltre a 15 ettari di arancia bionda Navel e 5 ettari di limone. Insomma, un'offerta varietale con estensioni importanti, i cui prodotti vengono commercializzati in tutta Europa da una OP di fiducia.

Nuovi impianti di arancia per arginare il virus della Tristeza 

"Anche se continuiamo ad avere una visione quasi romantica dell'agricoltura - prosegue il responsabile aziendale - non lasciamo la gestione dei nostri preziosi agrumeti al caso. Siamo infatti impegnati in prima linea per arginare, attraverso la riconversione varietale, il problema della Tristeza (CTV). Certamente continuiamo a tenere in vita i nostri agrumeti storici secolari, che sono la testimonianza della nascita dell'agrumicoltura siciliana, avvenuta in questa e poche altre aziende dell'isola".

"Quest'anno, l'andamento produttivo è piuttosto positivo - spiega l'esperto - I nostri nuovi impianti hanno attecchito bene e, nel giro di qualche altro anno, avremo compiuto la totalità delle riconversioni resesi necessarie a seguito del virus CTV. I prezzi dei limoni sono molto soddisfacenti, mentre aspettiamo con trepidazioni le prime quotazioni per l'arancia rossa, che arriveranno a metà dicembre. Discreti i prezzi per l'arancia bionda".

Agrumeti centenari, su un costone terrazzato

Passeggiando nell'azienda, il paesaggio cambia più volte: dagli agrumeti antichi rimasti sui costoni in pendenza, si passa a quelli moderni a sesto razionale, per poi trovarsi ancora nelle vicinanze di una scuderia che ospita preziosi cavalli da sella. Il contesto naturalistico è punto d'interesse per la diversità di uccelli migratori che sorvolano l'azienda e talora vi sostano. Poi, improvvisamente, ci si trova davanti a un modernissimo trattore che opera i trattamenti fitosanitari del caso, in un'azienda in regime di agricoltura integrata e quanto più vicino possibile al residuo zero, come sarà presto certificato.

Tacle

"Certi di operare da sempre nel massimo rispetto dell'ambiente e dei consumatori finali, stiamo pensando di dotarci delle più stringenti certificazioni – prosegue infatti Matarazzo – che ci rendiamo conto essere ormai indispensabili per stare sui mercati. La ricchezza di insetti e animali, che in questa azienda sono di casa, è indice di tutela della biodiversità".

Nell'ottica della diversificazione del reddito agricolo, l'azienda ingloba un'attività alberghiera che supera il concetto di agriturismo, non solo per la bellezza dei luoghi, ma perché la struttura ricettiva è inserita nel registro italiano delle dimore storiche: un'eccellenza nell'eccellenza rivolta a una fascia alta di fruitori.

"Dobbiamo sperare nelle future generazioni che erediteranno il peso socioeconomico e culturale di chi li ha preceduti - conclude Matarazzo – e che spesso ha predato l'ambiente in maniera vorace senza nulla restituire. C'è l'obbligo di preservare un territorio ancora ricco, in cui i giovani possano lavorare in futuro per mantenere vivo un patrimonio diversamente non replicabile".

Contatti:
Azienda Agricola San Calogero
C.da San Calogero
96011 Brucoli (SR) – Italia
Tel. +39 335462495
Email: amministrazionesancalogero@gmail.com