"Ho iniziato la raccolta delle clementine Caffin proprio ieri. In provincia di Taranto si parla di una riduzione di circa il 70% dei volumi, a causa delle violente grandinate dei mesi scorsi e delle fredde temperature primaverili, ma anche per via dell'arrivo repentino dell'estate. Ci sono tuttavia alcune varietà che hanno sofferto meno, come, ad esempio, la Caffin". A parlare è Vincenzo Stellaccio, titolare dell'omonima azienda agricola, nonché presidente della Cooperativa Clemj-Puglia di Palagiano.
"Anche le coltivazioni biologiche, come nel mio caso, con circa 12 ettari di clementine di diverse varietà, hanno risentito meno del calo di produzione, proprio perché le piante non sono sottoposte a forti stress o intense concimazioni, situazioni che non permettono di affrontare al meglio i problemi meteorologici".
"Invece, le varietà che hanno risentito del drastico calo di produzione sono quelle molto vigorose: lo spinoso risanato VCR (Vecchio Clone Risanato), SRA63 e tutti quei giovani impianti che si apprestano a entrare in produzione".
"La nostra previsione sui volumi è soltanto una stima. A mio avviso, tale riduzione sarà leggermente inferiore, proprio perché sono diverse le varietà disponibili. Contiamo circa 80 associati, distribuiti nelle varie contrade e nei comuni limitrofi, e le grandinate, come già sappiamo, si verificano a macchia di leopardo, fortunatamente".
"La Caffin è una varietà perfettamente acclimatata nel nostro territorio. Oltre a essere una primizia, vanta caratteristiche organolettiche particolari: per questo i clienti sono disposti a pagarla anche un prezzo superiore. Dopo questa, si passerà alla commercializzazione di altre varietà, per poi concludere con il Clementine comune IGP, il cavallo di battaglia del nostro territorio".
"I prezzi di vendita iniziali per il Caffin saranno sicuramente superiori all'euro, ma in generale non dovrebbero esserci grossi problemi di quotazioni. Nella fase iniziale e in quella finale della campagna, i prezzi sono sempre interessanti. Ci auguriamo che non si verifichi un crollo proprio nella fase centrale della commercializzazione".
"Sugli agrumi c'è bisogno di un grosso processo di innovazione per poter superare alcune difficoltà che si manifesteranno nei prossimi anni. Un'innovazione che dovrà essere fatta sia dagli agricoltori (ad esempio con le certificazioni), ma anche da tutti gli attori della filiera. Essa dovrà avvenire in modo graduale, partendo innanzitutto dagli impianti vetusti o improduttivi. Bisogna intervenire con tecniche agronomiche moderne, con lavorazioni specifiche o particolari processi di frigo-conservazione. Occorre valorizzare le produzioni già presenti, senza inseguire il miraggio di varietà derivanti da altri emisferi".
Contatti:
Azienda Agricola Vincenzo Stellaccio
C.da Monticello - Palagiano (Taranto)
Tel.: (+39) 3683427932