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Nuovi strumenti per la difesa del reddito in agricoltura

"Difesa del reddito agricolo a tutela degli agricoltori, attraverso l'individuazione di nuovi strumenti": questo il tema trattato nel corso di un convegno, tenutosi la scorsa settimana a Vittoria (RG), in Sicilia, con l'intervento di una serie di esperti riunitisi appositamente presso il Consorzio Promo.Ter Group.

Il tavolo dei relatori

Tra gli strumenti utili è stata individuata l'apertura del primo fondo mutualistico siciliano, dopo il Co.Di.Pr.A. di Trento, con il compito di tutelare il reddito degli agricoltori dalle calamità e dalle oscillazioni di mercato.

Ha aperto i lavori Gianni Polizzi, presidente del Consorzio Promo.Ter Group e direttore del DOSES. "Con i Consorzi di tutela di difesa del reddito - ha esordito Polizzi - è possibile indennizzare tutti quei danni che provengono da fitopatie, calamità naturali e da crisi di mercato, ovvero dalle flessioni del prezzo di mercato di determinate referenze per periodi prolungati, che non sono indennizzabili con le assicurazioni oggi disponibili sul mercato e, soprattutto, con le assicurazione agevolate anche dal Mipaaft per l'abbattimento dei costi".

Gianni Polizzi

"Vogliamo un unico strumento a difesa e tutela del reddito – ha proseguito - al quale fare gestire più fondi mutualistici per singola filiera e attraverso cui stipulare in modo collettivo le polizze All Risk per tutte le evenienze assicurabili. Invece, per i casi non assicurabili, i periti del fondo potranno autorizzare il risarcimento mediante i fondi mutualistici, i quali vengono continuamente rimpinguati con un contributo pari al 70 % delle quote versate da parte dell'UE, creando un vero e proprio fondo di rotazione per le imprese agricole".

A seguire Nicola Lasorsa di Ismea, collegato in videoconferenza, ha fornito una disamina sulle misure del PSR Nazionale, volte a finanziare la realizzazione dei fondi mutualistici che prevedono, appunto, un contributo economico del 70% sulle quote versate dagli agricoltori al fondo mutualistico.

Poi l'intervento di Fabian Capitanio, docente dell'Università di Napoli Federico II, incentrato sulla gestione del rischio nei nuovi scenari globali, tra opportunità, vantaggi e limiti dell'attuale sistema di intervento pubblico. Interessante anche la relazione di Carlo Costantini Scala, broker assicurativo di AON Srl, il quale ha spiegato l'importanza delle polizze assicurative per le imprese agricole e le polizze parametriche dei fondi mutualistici: Income Stabilizzation Tool (IST).

Mario Cugno di Bureau Veritas (il primo ente certificatore al mondo) ha invece evidenziato il valore delle certificazioni volontarie a supporto della stabilità del reddito delle imprese agricole, in quanto l'adozione di determinate procedure all'interno dell'azienda permettono di abbattere il rischio, e quindi diventano maggiormente indennizzabili.

Giorgio Villa di LPA (Liberi Professionisti Associati), inoltre, ha esposto quelle che sono le caratteristiche che deve avere un soggetto gestore, secondo quanto previsto dal PSR nazionale.

Ha chiuso i lavori Selenia Buonarroti, consulente di finanza e sviluppo d'impresa del Consorzio Promo.Ter Group che ha manifestato ai presenti la volontà di Promo.Ter di creare il primo fondo mutualistico in sicilia per tutelare le imprese agroalimentari dell'intero territorio isolano.

I lavori hanno visto anche la partecipazione inaspettata di Orazio Ragusa, presidente della commissione attività produttive dell'Assemblea Regionale Siciliana, il quale ha condiviso l'iniziativa ritenendola meritevole di sostegno e ha preannunciato un'apposita convocazione dei presenti per il coinvolgimento degli assessori al bilancio e all'agricoltura.

A margine dei lavori, abbiamo conosciuto anche il nuovo dirigente dell'Ispettorato Agrario di Ragusa, Francesco Azzaro (nella foto accanto), il quale oltre a portare i saluti dell'Assessore Bandiera e il supporto della regione per questi strumenti ha espresso il suo plauso per l'iniziativa. "La difesa del reddito è sicuramente un argomento interessante – ha detto Azzaro - Oggi i nostri agricoltori, pur riuscendo ad accedere a parecchie forme di contribuzione attraverso il PSR regionale, non sempre riescono a tutelare il proprio reddito. Le aziende possono incorrere in danni alle produzioni che, talora, non sono assicurabili. Avere nuovi strumenti che invertono questa tendenza è senz'altro prezioso".