"Una campagna dal segno tutto positivo, non solo in termini di fatturato, ma anche di cooperazione", così riferisce a FreshPlaza Giovanni Cataruzzi, coordinatore tecnico, del Consorzio Rosa dell'Isonzo, il quale aggiunge: "Si tratta della prima campagna in cui diversi produttori, riunendosi in consorzio, hanno dato inizio alla commercializzazione del nostro radicchio rosso con un marchio e un packaging unificato".
La Rosa dell'Isonzo è un varietà di radicchio rosso con particolari caratteristiche benefiche, coltivata nell'areale che va da Gorizia a Grado, in Friuli. Un prodotto di nicchia che necessita di un'attenta e paziente lavorazione.
"Attualmente - continua Cataruzzi - sono 24 i produttori associati (diverse le richieste di adesione che ci stanno pervenendo), per un totale di 12 ettari di coltivazione: una superficie ragguardevole per il Friuli. La lavorazione molto paziente e totalmente manuale di questo radicchio e, di conseguenza, la scelta certosina del prodotto da commercializzare, permette di avere dei volumi molto limitati. Una media di 3 ton/ha e un prezzo di vendita tra 15-16 €/kg che ha determinato un significativo giro di affari".
"La nostra prima campagna 2018/19, marchiata Consorzio Rosa dell'Isonzo, sta per concludersi in questi giorni. Le alte temperature autunnali, e quindi l'arrivo in ritardo del freddo, hanno posticipato il raccolto di circa 10 giorni, facendo slittare, di conseguenza, la "forzatura" e la commercializzazione di questa referenza".
"Offriamo il prodotto in 2 diverse tipologie di packaging: la cassetta in cartone azzurra (30x40) per la fornitura ai mercati intermediari e GDO e i sacchetti in carta kraft (di circa 1 kg). Questi ultimi utilizzati per i piccoli produttori che effettuano vendita diretta".
"Tra i tanti successi di questa campagna, non troviamo soltanto la soddisfazione dei diversi consumatori che apprezzano il lungo processo di lavorazione e le caratteristiche organolettiche di questo radicchio locale, ma siamo ripagati anche dalla felicità dei produttori, per aver trovato una struttura organizzata che possa distribuire il loro prodotto in diversi punti del territorio. Infatti, d'ora in avanti, questi agricoltori avranno tutti quegli elementi che permettono di essere presenti in maniera riconoscibile e quantitativamente significativa sul mercato".
"In collaborazione con l'ERSA (Ente Regionale Sviluppo Agricoltura), stiamo svolgendo degli studi di conservazione con determinati principi attivi, che ci permetteranno di capire se è possibile eliminare del tutto la chimica da questa filiera, utilizzando sostanze naturali. Inoltre, in concomitanza con l'Università degli Studi di Udine, stiamo sviluppando un test sensoriale per la caratterizzazione del prodotto, al fine di capire quali siano i descrittori organolettici ed estetici di questa referenza".
"Il Progetto Rosa dell'Isonzo, ideato dall'Istituto Agrario Brignoli di Gradisca d'Isonzo, ha permesso quindi un connubio tra ricerca, sviluppo, produzione, didattica e formazione. Di conseguenza, la costituzione del nostro Consorzio, con un proprio disciplinare di produzione, un regolamento e uso del marchio, ha consentito un'ottima direzione e organizzazione delle operazioni di produzione e vendita".
"Per la prossima campagna 2019/20, il nostro obiettivo – conclude Cataruzzi – è quello di aumentare la produzione, acquisire nuovi mercati nazionali e introdurci nei canali di vendita esteri, come Slovenia, Austria, Paesi strategici per la nostra regione".
Contatti: Consorzio Rosa dell'Isonzo
Via Roma, 9
34072 Gradisca d'Isonzo (GO)
Tel.: (+39) 335 370526
Email: info@rosadellisonzo.it
Web: rosadellisonzo.it