Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Fatturazione elettronica: quali sono le aziende agricole che possono avvalersi dell'esonero, anche se solo parziale

Il comparto agricolo, in termini di contabilità Iva, vanta una particolarità curiosa e, in molti casi, utile. Per le aziende con volume d'affari nell'anno precedente inferiore ai 7.000 euro e costituito per almeno 2/3 da cessioni di prodotti agricoli, infatti, esiste la possibilità, in determinate condizioni, di avvalersi dell'esonero della tenuta delle scritture contabili. Quindi, la maggior parte delle incombenze fiscali tipiche della classica azienda che tiene una contabilità vengono risparmiate a tali aziende. La ratio è che, trattandosi di aziende dal volume di affari contenuto, si vuole dar loro la possibilità di una minor burocratizzazione e di contenimento dei costi.

L'introduzione dell'obbligo della fattura elettronica ha coinvolto la quasi totalità delle aziende, comprese quelle appartenenti al mondo agricolo. In prima battuta, però, potrebbe venire da pensare che, per le aziende in esonero dalla tenuta delle scritture contabili, tale novità non sia rilevante.

In realtà, la fatturazione elettronica interessa, sebbene solo parzialmente, anche le aziende agricole in regime di esonero dalle scritture contabili. Per esse infatti, da un lato non esiste la possibilità di emettere fatture di vendita, in quanto i loro acquirenti sono tenuti all'emissione di autofatture, ma, dall'altro, si ritrovano a ricevere documenti fiscali tutte le volte in cui effettuano un acquisto relativo alla loro attività aziendale. Tali fatture di acquisto, se emesse da soggetti obbligati all'emissione di fatture elettroniche, sono, per l'appunto, elettroniche. Si pone, dunque, il problema quantomeno della ricezione delle fatture elettroniche di acquisto anche per le aziende agricole in regime di esonero.

I principali metodi di ricezione possono essere l'utilizzo di un codice univoco (tipico di chi, in genere, si avvale di un software completo per la gestione delle fatture elettroniche), l'utilizzo della Pec come casella per ricevere le fatture di acquisto o, ancora, l'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate.

Anche le aziende in regime di esonero dalle scritture contabili, quindi, devono organizzarsi per gestire adeguatamente le fatture elettroniche di acquisto. Non è da escludersi, però, che il legislatore introduca nuovi chiarimenti od interpretazioni, eventualmente volti a semplificare o mostrare sistemi alternativi, specie per queste realtà aziendali che godono di una gestione semplificata.

Fonte: Terra Oggi

Data di pubblicazione: