In Italia, la percentuale di bambini obesi è aumentata di quasi 3 volte nel 2016 rispetto al 1975. L'obesità e il sovrappeso infantile non sono causati soltanto da una cattiva alimentazione e dall'eccesso nel consumo di zuccheri e di grassi, ma anche da uno stile di vita spesso troppo sedentario.
Secondo gli ultimi dati Istat, la percentuale dei bambini sedentari - e quindi più a rischio di diventare obesi - è molto alta (48%) nella fascia di età compresa tra i 3 ed i 5 anni. La percentuale diminuisce nelle fasce di età successive, ma inizia a risalire e a mantenersi alta a partire dalla fascia di età tra i 18 ed i 19 anni (20,8% di sedentari).
Altrettanto preoccupanti sono i dati sull'obesità dei bambini nel mondo. Negli ultimi 15 anni, non si sono registrano progressi nell'arginare la crescita del tasso di sovrappeso: nel 2017, 38,3 milioni di bambini sotto i 5 anni risultavano in sovrappeso, 8 milioni in più rispetto ai 30,1 milioni del 2000. Nel 2017, il 5,6% della popolazione infantile mondiale sotto i 5 anni risultava sovrappeso. In Europa, un bambino su tre è sovrappeso.
Tuttavia nel mondo oltre 200 milioni di bambini soffrono di una qualche forma di malnutrizione. Lo rivela l'Unicef che sottolinea anche come a livello internazionale, nei soggetti di età compresa tra i 9 e i 14 anni, il 7,1% dei maschi e il 13,4% delle femmine presenti un comportamento alimentare disturbato.
Il presidente Unicef mette in luce due aspetti da non sottovalutare: "Il primo è quello della sicurezza alimentare: anche in Italia bambini e bambine che vivono nei nuclei familiari più poveri non hanno accesso a fonti di cibo sicure e sufficienti. Il secondo è quello dei disordini alimentari, che porta alla luce una forma crescente di disagio tra gli adolescenti e presta il fianco a una serie di altre problematiche quali quelle del bullismo legato all'immagine fisica".
Fonte: Affaritaliani