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Report Ismea con focus sulla pomacea

Il mercato delle mele in Italia

In termini quantitativi, l'Italia è il secondo produttore di mele alle spalle della Polonia - che vanta oltre 4 milioni di tonnellate - e precede la Francia al terzo posto. L'offerta melicola italiana è composta da numerose varietà ed è caratterizzata da un elevato profilo qualitativo.
Golden Delicious, Gala, Red Delicious, Fuji, Cripps Pink sono le varietà più diffuse lungo l'arco alpino e nella Pianura Padana, mentre la Annurca è un prodotto tipico delle province di Napoli e Caserta.

Ad eccezione delle mele della varietà Annurca, tutte le altre varietà hanno registrato pesanti cali delle quotazioni all'origine rispetto alla campagna 2017/18. Le flessioni dei prezzi franco magazzino partenza variano dal 16% della varietà Fuji a Trento, al 18% delle Golden Delicious, al 19% delle Cripps Pink a Bolzano, al 36% delle Gala, fino al 38% delle Stark Delicious sempre sulla piazza di Bolzano.

Il confronto con i prezzi 2016 mostra una realtà più variegata. Infatti, si osservano variazioni negative per Cripps Pink, Gala e Stark Delicious, mentre per Fuji, Golden ed Annurca il confronto è positivo.

Per quanto concerne le vendite al dettaglio in Italia, negli ultimi anni si evidenzia un continuo calo delle quantità acquistate mentre l'aumento del prezzo medio sta determinando un ininterrotto incremento della spesa. Nel corso della campagna 2017/18 tale dinamica si è irrobustita, infatti gli acquisti delle famiglie per il consumo domestico sono diminuiti del 13,7% rispetto alla campagna 2016/17 mentre la spesa è cresciuta del 4,7% a causa dell'aumento del prezzo medio al dettaglio delle mele (+21,3%).

L'inizio della campagna 2018/19 evidenzia una riduzione dei prezzi anche nella fase al consumo. A settembre 2018, il prezzo medio al dettaglio delle mele registrava una flessione dell'11% rispetto ad agosto e dell'1,5% rispetto a settembre 2017.

Gli scambi con l'estero dell'Italia relativi alle ultime cinque campagne melicole evidenziano delle performance particolarmente brillanti. Nell'ultima campagna il saldo della bilancia commerciale ha raggiunto quota 775 milioni di euro, in calo del 14% rispetto alla campagna commerciale 2016/17 a causa della flessione delle esportazioni e dell'aumento delle importazioni. Il prezzo medio all'export ha raggiunto quotazioni record, attestandosi a 1 euro/kg.

Come già accennato, quella 2017/18 è stata una campagna commerciale eccezionale per le mele, condizionata dalla carenza di offerta che ha riguardato tutta l'Europa. Ovviamente, il carattere di eccezionalità si è riflesso anche sugli scambi internazionali. I dati relativi alle spedizioni di mele dell'Italia per Paese di destinazione evidenziano l'importanza degli sbocchi di mercato dell'Ue che nell'ultima campagna hanno assorbito l'80% dei volumi. Tra questi spicca la Germania che ha concentrato il 42% dell'export italiano di mele.

Questi dati sono in crescita rispetto alle campagne precedenti e in particolare rispetto alla campagna 2016/17, quando le esportazioni verso l'Ue si attestavano a due terzi di quelle complessive e il miglior Paese cliente - la Germania - assorbiva circa un quarto delle spedizioni complessive dell'Italia. Tra i migliori clienti europei dell'Italia, dietro la Germania, nella campagna 2017/18 si piazzano Spagna, Regno Unito, Svezia, Norvegia, Paesi Bassi, Austria e Danimarca.

Per il report completo Ismea clicca qui.

Data di pubblicazione: