Un punto vendita di una catena della Grande distribuzione organizzata che offre peperoni gialli e rossi di origine spagnola a 1,99 euro/kg. Un altro punto vendita di un'altra importante insegna che offre la stessa tipologia di peperoni, ma di origine italiana, a 2,49 euro/kg, a qualche chilometro di distanza. "Qual è la novità?" verrebbe da chiedersi.
Diremmo nessuna, se non si trattasse, nel primo caso, di uno shop temporaneo in un mercatino di Natale, allestito nel centro della piazza di una cittadina italiana, con tanto di banchetti che declamano le tipicità locali.
A onor del vero, c'è da dire che la gamma ortofrutticola presente nel punto vendita temporaneo non manca né di prodotti locali né di ampia scelta. Presenti, infatti, tutte le referenze che ritroveremo, come da tradizione, sulla tavola imbandita a festa (anche di origine estera, come nel caso dell'ananas). Ed è da precisare, inoltre, che l'azienda che ha fornito i peperoni spagnoli al punto vendita temporaneo ha sede nella stessa regione italiana del mercatino. E lo si evince tramite QR-code presente sul prodotto.
Local for local, quindi, ma con qualche eccezione e qualcuno storce il naso per questa scelta. Altri dicono invece che, così facendo, si dà spazio alle aziende del territorio, nonostante lavorino prodotto estero.
Commentando su quale sia la funzione di un punto vendita temporaneo allestito in piazza per le feste, un passante ha dichiarato: "Tarpare le ali ai piccoli produttori/commercianti degli altri banchetti. Quale, altrimenti?".