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Nuovi record per i prezzi delle cipolle

Dopo due anni di prezzi stracciati, le cipolle ora stanno conoscendo un'annata con cifre sostenute. Nei principali mercati italiani, la forbice va da 0,70 a 1 euro il chilogrammo, all'ingrosso. Con simili cifre, sia la base produttiva, sia gli anelli intermedi riescono a far quadrare i bilanci e a recuperare quanto perso nelle annate precedenti. 

Un operatore del nord d'Italia afferma che "manca prodotto, ovunque. In Europa la situazione pare la medesima. La richiesta è alta e chi ha prodotto, che è molto meno rispetto a un'annata normale, al momento lo vende con parsimonia". Lo scalogno va da 1,90 a 2,20 euro/kg, la ramata da 0,80 a 0,90 in casse alla rinfusa. Le cipolline pelate da 2,60 a 4,20 euro/kg.

L'operatore sostiene che, secondo lui, fino a che non entreranno in gioco le cipolle egiziane, oppure quelle dell'emisfero sud (come dall'Australia), i prezzi rimarranno alti. Poi, quando ci saranno nuove fonti di approvvigionamento, l'offerta aumenterà e si avvertiranno minori tensioni.

"Non mancano solo cipolle bianche, ma anche le ramate, lo scalogno, le Borrettane - precisa l'operatore - in quanto l'annata meteo non è stata favorevole. Anche l'industria richiede prodotto e lo trova con fatica. Credo che chi produce e commercializza come me, e sono quindi nei primi due anelli della filiera, finalmente riesca a respirare. Che poi, se vogliamo essere sinceri, il consumatore finale pagherà solamente qualche decina di centesimo in più, per le cipolle. Considerata quanta cipolla un comune mortale può mangiare in un anno, stiamo parlando di pochi euro di differenza su 365 giorni. Ma per noi produttori, vuol dire chiudere l'annata in positivo".