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Cadir Lab, 25 anni di lavoro per la sicurezza chimica degli alimenti: sfide e prospettive

23 novembre 2018: il laboratorio di analisi alessandrino Cadir Lab, specializzato nella ricerca di contaminanti chimici in matrici vegetali, ha festeggiato il venticinquesimo anniversario di attività lavorativa. Per l'occasione è stato organizzato un convegno tecnico per i principali clienti e stakeholder intitolato "Sicurezza chimica degli alimenti: sfide attuali e prospettive" presso la sala congressi del centro Cultura & Sviluppo di Alessandria. Relatori d'eccellenza, Carlo Brera, il legale Dario Dongo e Silvio Gualco, responsabile di laboratorio di Cadir Lab.

Il primo intervento, a cura diBrera dell'Istituto Superiore della Sanità, si è stato incentrato sul tema delle "micotossine", i cui effetti negativi sulla salute risultano sottovalutati. Il sistema normativo attuale pare non tutelare a sufficienza il consumatore finale, a causa di limiti massimi di presenza di micotossine, oltre i quali il prodotto non può essere commercializzato, che non sempre sono indice di sicurezza dell'alimento, proprio per non compromettere il commercio dei prodotti.

Il climax dell'intervento si lega al concetto di "Controllo dal campo alla tavola", introdotto dal "General Food Law" (Regolamento (CE) 178/2002). Infatti, ha incalzato Brera, le direttive introdotte dal regolamento perdono di significato nel momento in cui l'attuazione di una produzione "sicura" non sia economicamente sostenibile per gli agricoltori, portando loro una maggiore remunerazione per far fronte all'incremento dei costi produttivi. Diventano allora necessari altri indicatori, come l'origine, le filiere di provenienza e le certificazioni di prodotto, che possono dare informazioni in più sulla sicurezza dei prodotti.

A seguire, Silvio Gualco di Cadir Lab, dopo aver illustrato l'evoluzione del laboratorio dal 1993 a oggi, ha riportato come, dai dati di analisi raccolti dal 1993 ad oggi, sia riscontrabile una netta riduzione della presenza di contaminanti, dal 7-8% di campioni non conformi degli anni '90, a una media di poco superiore al 2% negli ultimi due-tre anni. Molto spesso anche nell'ambito delle allerte alimentari, si sente parlare di "rischio percepito", senza considerare il "rischio reale", causando così falsi allarmismi o sottovalutando problematiche di rilievo. Eloquente è il caso del Glifosate, sostanza messa alla berlina dall'opinione pubblica, ma con un numero di campioni irregolari contenuto, almeno per quanto riguarda le analisi di Cadir Lab (0,7% di campioni irregolari), quindi un rischio reale basso.

Gualco ha chiuso l'intervento con un focus sul concetto di "effetto cumulativo" dei residui di fitofarmaci, aspetto attualmente non normato dalla legge: "La presenza di più contaminanti in un prodotto è una problematica diffusa e da non sottovalutare, infatti diverse catene distributive pongono limiti sul numero dei residui riscontrabili in un alimento. Tuttavia nel futuro prossimo l'EFSA (European Food Safety Authority) definirà nuovi LMR tenendo conto proprio di questi effetti cumulativi".

Ha preso poi la parola l'avvocato Dario Dongo concentrandosi sull'importanza della prevenzione del rischio per le imprese che operano in tutta la filiera agroalimentare, al fine di scongiurare l'insorgenza di crisi di sicurezza alimentare. In questo processo di prevenzione, diventa necessaria una forte organizzazione interna che non deve costituirsi di una mera compilazione di documenti, bensì deve portare alla redazione di un vero e proprio manuale di gestione delle crisi. Infatti, oltre a portare un potenziale danno per la salute dei soggetti esposti, un rischio sulla sicurezza alimentare mette a repentaglio la reputazione aziendale. La prevenzione e la gestione del rischio, prima che si raggiunga uno stato di crisi, assumono così un valore ancor maggiore per un'impresa.  

A concludere l'evento gli interventi di importanti esponenti delle filiere agroalimentari come la Gdo, di importanti aziende di trasformazione italiane e di SATA, società di consulenza in ambito agroalimentare, fondatore di Cadir Lab e oggi socio unico dell'impresa.

Data di pubblicazione: