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Sardegna: una parziale analisi dei danni da maltempo

I dati reali sono un po' difficili da ricavare, ma un'analisi dai campi sulle conseguenze del maltempo che ha colpito la Sardegna nelle scorse settimane (cfr. FreshPlaza del 15/10/2018), la facciamo con l'agronomo Orazio Casalino.

"E' stata un'annata difficile e complessa in generale, di cui non si ricorda l'eguale in passato. Il mese scorso si sono registrate bombe d'acqua in diverse zone dell'isola che hanno raggiunto oltre 400 mm, l'equivalente delle piogge di interi mesi (persino di un anno per determinate zone, ndr). Ma già la stagione primaverile-estiva non aveva risparmiato piogge continue, creando enormi cali di resa al pomodoro da industria, ad esempio (45 ton/ettaro contro le normali 80)".

L'autunno, poi, è risultato ancora più complicato dell'estate. "Le piogge sono state abbondanti e hanno finito di allagare i campi che avevano già subito lo stress estivo - continua Casalino - Carciofi e tutte le colture autunno-vernine ne hanno risentito. Oggi, molto probabilmente proprio per via della scarsità di prodotto, i prezzi sono elevati".

Danni dovuti all'allagamento dei campi si registrano per finocchi e spinaci, il che determina una scarsa disponibilità di prodotto. 

Gli agrumi sono l'unica coltura a essersi salvata, in qualche modo. "Chi ha seguito buone pratiche agricole, ha beneficiato delle piogge estive. Qualità e pezzatura sono più che soddisfacenti e i primi stacchi di prodotto sono avvenuti nelle ultime due settimane".

I poli agrumicoli in Sardegna sono principalmente tre: Villacidro e Muravera, in provincia di Cagliari; Milis, in provincia di Oristano. "Sfortunatamente, in alcune zone di Muravera si è registrato lo straripamento di alcuni fiumi e, seppure non siano state devastate tutte le aziende, in alcuni casi ciò ha decretato danni importanti - racconta Casalino - Piante di agrumi sotto tre metri di acqua o spazzate via con tutte le radici... non è stato per niente un bello spettacolo da vedere". L'agronomo sottolinea che il ristagno dell'acqua per 7-10 giorni ha posto sotto stress le piante, con conseguente caduta a terra dei frutti.

Per quanto riguarda le colture in serra, si sta tagliando il pomodoro da mensa, nelle varie tipologie ciliegino, datterino, insalataro, a grappolo, allungato. "Il prodotto si presenta di buona qualità - spiega Casalino - Si registra maggiore presenza di virosi rispetto all'anno scorso, legata solo ed esclusivamente alle condizioni climatiche". I prezzi medi sono decenti.