Non è un bel periodo neanche per la campagna delle zucche. "Quest’anno, a causa delle condizioni meteorologiche, abbiamo riscontrato diverse difficoltà nella coltivazione di questo ortaggio. In linea generale, per il 2018 il prodotto è di quantità insufficiente alle richieste del mercato. I maggiori danni sono stati arrecati dalle piogge registratesi in agosto, quando le precipitazioni, pressoché quotidiane, hanno determinato un elevato tasso di umidità e quindi lo sviluppo di malattie fungine che oggi ritroviamo sul prodotto finito".
Così riferisce Carmine Cavallaro, titolare della Cavallaro Zucche, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di zucche, operante a Scafati, in provincia di Salerno.
Con l’arrivo dell’autunno, vi è l’ingresso sul mercato anche di tutti quei prodotti legati a questa stagione. "A fine ottobre non si sono registrati incrementi delle vendite, complici probabilmente le temperature non proprio autunnali".
Gli attacchi parassitari registratisi alle coltivazioni hanno determinato, inevitabilmente, una diminuzione della produzione. "Già adesso notiamo un’anomala carenza di prodotto. Con questa prospettiva, riscontrando l’obiettiva insufficienza della produzione, prevedibile che si ricorra, già a dicembre, alle importazioni per assicurare sul mercato la presenza del prodotto. L'import viene effettuato da altri Paesi europei, quali Spagna, Portogallo, Francia, considerando che, anche per questi ultimi, la produzione di zucche non è stata priva di difficoltà”.
"Per quanto riguarda i prezzi di vendita (0,40 euro/kg), attualmente risultano superiori rispetto a quelli del 2017, anno in cui il prodotto era innanzitutto più abbondante e sicuramente qualitativamente migliore. Nel periodo da maggio ad agosto 2018 si è registrato un forte calo nella domanda di zucca, probabilmente dovuta all'andamento dei prezzi di altri prodotti; in questi ultimi giorni, sperando sia così anche per i prossimi mesi, la richiesta appare in risalita, riuscendo, in qualche modo, a compensare la situazione verificatasi nel periodo precedente. Tra le maggior varietà commercializzate in questo periodo troviamo la Lunga di Napoli e la Moscata di Provenza".