Anche il Vietnam va considerato come un possibile mercato per tecnologie, servizi e, si spera in tempi brevi, frutta a lunga conservazione come mele, pere e kiwi. La scorsa settimana alcuni operatori italiani hanno partecipato al Foodexpo Ho Chi Minh City.
Nell'occasione il presidente di Macfrut Renzo Piraccini ha presentato l'edizione 2019 (8-10 maggio) agli operatori vietnamiti. Presente anche Paolo Lemme, direttore dell'Ice-Istituto per il commercio con l'estero, di Ho Chi Minh City.
"Il Vietnam rappresenta un ottimo mercato per noi - ha affermato Ilaria Turatti - perché qui le macchine per la trasformazione dell'ortofrutta sono molto richieste. In Vietnam la crescita è esponenziale e abbiamo deciso di costruire qui un impianto per la realizzazione dei nostri macchinari".
Il Vietnam è un grande produttore ed esportatore ortofrutticolo. Nel 2018 l'export di ortofrutta fresca supererà i 3 miliardi di dollari (2,32 miliardi al 31 agosto 2018 con un incremento del 46% sull'anno precedente). L'esportazione è diretta soprattutto verso Cina, Giappone, Stati Uniti e Corea, i principali prodotti esportati sono noci di cocco, meloni, limoni, banane, mango e altri tipi di frutta tropicale.
L'incremento del reddito procapite e lo sviluppo della moderna distribuzione ha fatto del Vietnam un buon importatore di frutta, in particolare mele. Nel 2018, le importazioni di mele dovrebbe superare le 200.000 tonnellate. La provenienza è soprattutto da Nuova Zelanda, Australia, Stati Uniti, Francia e Polonia. Le mele italiane non possono entrare, in quanto manca il protocollo fitosanitario tra i due Paesi. Il Vietnam è anche un importante mercato per le tecnologie italiane, in particolare del post raccolta.