Il Copa-Cogeca, l'organizzazione giovani agricoltori europei CEJA e FNSEA, il più importante sindacato agricolo francese, si sono ritrovati il 24 ottobre a Strasburgo per una manifestazione lampo insieme a europarlamentari di tutti gli schieramenti a sostegno della direttiva UE per frenare le pratiche commerciali sleali nel settore alimentare.
"Venti Stati membri hanno attualmente una legislazione in grado di affrontare direttamente le pratiche commerciali sleali e nessuno di questi paesi ha imposto un limite di dimensioni economiche all'ambito di applicazione delle regole", ha spiegato il vicepresidente della FNSEA Hervé Lapie riferendosi alle critiche mosse alla direttiva che domani dovrà ottenere il via libera della plenaria per passare alla fase dei negoziati con il Consiglio.
"Nessuno di loro ha segnalato un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari per i consumatori o un declassamento delle norme nella produzione alimentare o nel benessere degli animali - ha concluso Lapie - domani avremo la possibilità di votare per una soluzione a livello europeo e attendiamo con impazienza un risultato positivo".
Una lettera di Agrinsieme a sostegno della proposta di De Castro
Il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha inviato una lettera agli europarlamentari italiani per invitarli a sostenere il progetto di parere del Primo Vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, alla proposta di direttiva sulle pratiche commerciali sleali nelle relazioni fra imprese nella catena di approvvigionamento alimentare.
"Il sostegno al progetto di parere di De Castro è fondamentale – scrive il coordinamento nella lettera – , poiché consentirà di dare avvio ai triloghi con la Commissione Europea e il Consiglio, con l'auspicio di poter ottenere una nuova normativa in materia entro la fine del 2018. Agrinsieme si è sempre espresso a favore di una normativa europea che possa stabilire regole e procedure in grado di garantire una catena di approvvigionamento alimentare più equa, più trasparente e più sostenibile in tutta Europa".
"Gli agricoltori e le cooperative italiane ed europee, infatti, ormai da anni, richiedono una regolamentazione delle pratiche commerciali, riequilibrando la filiera a favore della parte agricola e rafforzando la competitività del settore – rimarca Agrinsieme – è indispensabile, perciò, che tutti gli attori della catena alimentare possano operare in condizioni di pari dignità; considerata l'ampia varietà di pratiche commerciali sleali ideate e applicate dagli operatori nella catena di approvvigionamento alimentare, Agrinsieme sostiene la posizione espressa nel parere adottato dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, che tutela gli agricoltori e le loro cooperative nei confronti delle grandi catene commerciali".
Fonte: Ansa / AGV