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Turchia sempre piu' forte nella produzione ed esportazione di agrumi

La regione egea, in Turchia, sta superando finora tutte le aspettative nella produzione di agrumi. Il volume è stato inizialmente stimato in 428mila tonnellate, tuttavia le cifre attuali sono molto più alte. Di conseguenza, produttori e grossisti sono alla ricerca di nuovi mercati di esportazione, con l'obiettivo di spedire agrumi per un valore di 1 miliardo di dollari nella stagione 2018/19 (furono 850 milioni di dollari nella campagna 2017/18).

Secondo le cifre attuali, Mugla è in cima alla lista delle città della regione egea con la maggiore produzione di agrumi (fino a 411mila ton), seguita da Izmir (con 170mila ton) e Aydin (con 96.000 ton). Tra gli agrumi, il volume di produzione delle arance è aumentato da 272mila a 370mila ton. Mugla è la principale città a cui si deve questo deciso incremento di produzione, con un +36% in questa stagione, e rappresenta quasi l'85% dell'intera produzione di arance della regione, con un volume di produzione di 310mila ton.

Nella scorsa stagione, la produzione di mandarini ha visto un forte calo, ma durante la corrente campagna mostra segni di ripresa. Infatti è aumentata del 132%, passando da 102mila a 238mila ton. Pure la produzione di limoni è aumentata (da 50.000 a 74.000 ton) e anche il volume dei pompelmi è più che raddoppiato, passando da 2.500 ton a 5.500 ton.

I coltivatori hanno notato che a causa delle condizioni meteorologiche, i prodotti sono arrivati circa due settimane prima e la qualità dei prodotti è risultata finora ottima. Il locale ministero dell'agricoltura supporta i coltivatori nel combattere la mosca mediterranea della frutta, al fine di garantire una buona qualità e minimizzare le perdite.

Tra gli agrumi, il mandarino è stato il primo prodotto esportato in Turchia, con un valore all'esportazione di 335 milioni di dollari. In realtà, le spedizioni turche di agrumi hanno mostrato un calo del 3% nel 2017, scendendo a 850 milioni di dollari (dai precedenti 880 milioni di dollari). Il volume delle esportazioni di limoni è stato di 295 milioni di dollari, seguito da quello delle arance (con 151 milioni di dollari) e dei pompelmi (con 69 milioni di dollari).

D'altra parte, la raccolta dei limoni continua nelle regioni di produzione più importanti del Paese, Adana e Mersin, due città situate nel sud della Turchia. La locale Camera dell'agricoltura ha evidenziato che quest'anno è previsto un aumento della produzione compreso tra il 10% e il 15%. Adana e Mersin rappresentano il 70% della produzione di limoni in Turchia (cfr. FreshPlaza del 09/10/2018). Il volume atteso da Mersin per questa stagione è di circa 800mila ton. I coltivatori hanno inoltre osservato che, a causa delle condizioni climatiche, i prodotti sono maturati molto rapidamente e la raccolta è iniziata circa un mese prima del solito, per cui le esportazioni sono già cominciate.

La stagione di raccolta è iniziata con la varietà di limoni Meyer che presto sarà seguita dalla varietà Interdonato. Gli agrumi rappresentano quasi la metà delle esportazioni di prodotti freschi turchi e la Turchia è l'ottavo Paese per la produzione e il secondo più grande Paese esportatore al mondo. I produttori stanno anche cercando di espandere la propria quota di mercato estero, valutando eventuali opportunità in Giappone e Cina: l'obiettivo è, come detto, quello di esportare un miliardo di dollari di agrumi.

A causa svalutazione della Lira turca, i coltivatori si aspettano che la maggior parte della produzione vada all'estero e che questo porti a una carenza di offerta sul mercato nazionale. Di conseguenza, i coltivatori prevedono che i prezzi del limone sul mercato interno aumenteranno.

Data di pubblicazione: