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Intervista all'avvocato Gualtiero Roveda consulente di Fruitimprese

Come difendersi dai furti in azienda

Nel corso degli ultimi anni, caratterizzati dalla crisi economica e dalla recessione, si è registrato l'intensificarsi del fenomeno dei furti nelle aziende agricole. Secondo una stima, i danni che gli agricoltori subiscono per opera dei ladri ammontano a circa 300 milioni di euro l'anno. Nel mirino dei malviventi qualsiasi bene di un qualche valore: dai costosi macchinari quali trattori e mietitrebbie, al gasolio, ai pannelli fotovoltaici installati sui tetti, al bestiame, ai prodotti agricoli come l'ortofrutta. E' una situazione che crea allarme e sconcerto tra gli imprenditori agricoli, già provati da tante difficoltà.

Chiediamo all'avvocato Gualtiero Roveda, consulente di Fruitimprese, quali sono i profili giuridici della questione e quali gli strumenti che le imprese possono utilizzare per contrastare il fenomeno.

FreshPlaza (FP): Rubare beni da un fondo rustico configura il delitto di furto?

Gualtiero Roveda (GR): Sì. A seconda che il terreno sia recintato o meno, sono diverse le norme che puniscono il fatto, tuttavia il reato è sostanzialmente quello. E' anche sanzionata, pur configurando un reato minore, la condotta di chi ruba prodotti ortofrutticoli sfuggiti alla raccolta e rimasti nei campi. E' il cosiddetto spigolamento abusivo.



FP: E' vero che è diminuita la propensione a denunciare i furti da parte degli agricoltori per un'accresciuta sfiducia nel sistema Giustizia?

GR: Pare di sì. Ma non è la scelta giusta: è importante denunciare il fatto nel più breve tempo possibile. Le Autorità, informate della notizia di reato, potrebbero risalire al colpevole, intercettare la merce sottratta o, quantomeno, potenziare le tutele in favore della collettività.

FP: Quali sono le modalità per effettuare la denuncia?
GR: La denuncia/querela può essere presentata alle Autorità giudiziarie in forma scritta, in forma orale o anche via web attraverso il sito della Polizia di Stato o dell'Arma dei Carabinieri.

FP: Si può denunciare tramite internet?

GR: Proprio così! Ad esempio la Polizia di Stato, per agevolare l'adempimento, ha realizzato il servizio "Denuncia via web". L'atto, predisposto in via telematica, dovrà successivamente essere integrato presso l'ufficio di polizia prescelto e assumerà valore legale al momento della sottoscrizione davanti all'Ufficiale di P.G. La modalità comporta uno snellimento degli incombenti, in quanto all'atto della presentazione negli uffici di Polizia si potrà beneficiare di una corsia preferenziale e si saranno già espletate buona parte delle formalità necessarie.

FP: Le macchine agricole sono sempre più costose. Per dormire sonni tranquilli è bene assicurarsi?
GR: E' la soluzione probabilmente più dispendiosa, ma anche la più sicura. La polizza, in genere, indennizza i danni materiali e diretti subiti dal veicolo assicurato in conseguenza di incendio o furto. In alternativa, c'è l'utilizzo di antifurti. Ne esistono di tanti tipi e di tutti i prezzi. I più sofisticati sono dotati di GPS (Global Positioning System) e di sim-dati; quest'ultima consente di monitorare in tempo reale la posizione del mezzo, anche trasmettendo il segnale a una centrale operativa presidiata 24 ore su 24. L'antifurto può inoltre prevedere il blocco motore se si varca l'area di utilizzo o di deposito impostata dal proprietario. Purtroppo, però, non pare ancora esista un antifurto sicuro al 100%.



FP: Cosa sono le fototrappole?
GR: Sono fotocamere con sensori che si azionano al passaggio di un corpo in movimento. Se posizionate in punti strategici, con modalità corrette, possono fotografare le targhe dei mezzi usati dai malviventi per portare via la merce.

FP: Anche l'installazione di telecamere può essere un utile accorgimento.
GR: Certo, si possono installare delle telecamere, anche con allarmi, collegate direttamente al cellulare, in modo da essere avvertiti tempestivamente in caso di intrusioni non autorizzate. Però attenzione: le aziende con dipendenti che vogliono installare un impianto di videosorveglianza, se non sono in possesso di un accordo con la rappresentanza sindacale, devono richiedere apposita autorizzazione rilasciata dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro. La violazione costituisce illecito penale. In sintesi, in Italia è più facile che sia condannato l'agricoltore, reo di aver installato la telecamera, piuttosto che il ladro che lo ha derubato.