Il sistema imprenditoriale italiano ha da tempo compreso che aggregarsi in Organizzazioni di Produttori ortofrutticoli (OP) e loro associazioni (AOP) è vantaggioso. Spesso ci si interroga sul ruolo principale che le oltre 300 OP riconosciute dall'UE svolgono a favore delle aziende agricole associate. Per comprendere meglio le opportunità derivanti dall'aggregarsi a una OP e in particolare di quanti e quali vantaggi ne derivino in termini di promozione, abbiamo intervistato Rosario Ferrara, il direttore coordinatore della OP APOC.
FreshPlaza - La OP APOC è una delle maggiori Organizzazioni di Produttori del Sud Italia, in termini di numero di produttori aggregati, ettari coltivati e fatturato espresso. Un percorso iniziato nel 1978 e che vi vede ancora in prima linea nell'attuare le politiche agricole dell'Unione Europea.
Rosario Ferrara - Per la OP APOC, lo strumento delle OP è necessario per conseguire una serie di obiettivi di politica agraria comune, primi su tutti il Potenziamento della Competitività e l'Incremento del Reddito d'Impresa.
La nostra organizzazione, che nel 2018 festeggerà 40 anni di attività, ha da tempo iniziato un percorso che ha sempre visto ogni singolo associato al centro delle sue attività che sono alla base della normativa comunitaria.
Nel corso degli anni si è di fatto attuata una poderosa azione di aggregazione che ha visto, fino ad oggi, unire più di 700 soci sparsi tra varie regioni d'Italia maggiormente del Sud Italia: dato sul territorio che ritengo caratterizzante per la sua unicità. Nata come OP che univa i produttori di pomodoro da industria campani, oggi conta variegate aziende e referenze fortemente rappresentative del sistema ortofrutticolo italiano.
Rosario Ferrara, direttore coordinatore della OP APOC
FP - Nel corso degli ultimi anni, stiamo assistendo a una più incisiva ed efficace campagna di comunicazione che la Vostra OP ha messo "in campo". Crede che sia la leva giusta per valorizzare le aziende agricole associate?
RF - Per riuscire nell'intento comune di potenziare la competitività e incrementare il reddito del produttore, la APOC ha creduto principalmente nella valida azione della valorizzazione del prodotto e del produttore attraverso diversi strumenti che i vari Programmi Operativi pluriennali finanziano. In questi anni i risultati maggiori si sono ottenuti anche grazie alla spinta comunicativa che ha visto la OP APOC distinguersi sui mercati nazionali ed internazionali, fortificando il marchio Made in Italy con la valorizzazione di produzioni autoctone e fortemente legate al territorio che rischiavano di sparire per effetto della globalizzazione.
FP - Quali sono i progetti APOC di valorizzazione e promozione che più hanno aiutato la buona riuscita del progetto comune di cui parla?
RF - Pensiamo alla Certificazione di Qualità del Pomodorino di Collina proveniente dalla zona vocata delle colline del beneventano che ha visto, dalla sua istituzione, una rivalutazione commerciale grazie affinamento delle procedure di coltivazione oltre che ad una campagna promozionale ad ampio raggio; la Certificazione di Qualità Uvitaly dedicata all'uva da tavola diventata, in questi anni, la prima referenza dell'organizzazione APOC con più di 100 soci viticoli rappresentati; Il Marchio POMO GOLD ideato per valorizzare una linea di produzione "Top di Gamma" del pomodoro da industria nelle tipologie allungato e tondo che ha visto, in questo 2017, il trampolino di lancio per l'inserimento nella campagna promozionale/commerciale 2018. Il Marchio 100% Prodotto Italiano Certificato, ampiamente sostenuto dall'organizzazione APOC, conferma il nostro impegno a difesa delle produzioni italiane.
Da anni, inoltre, la nostra organizzazione ha profuso il proprio impegno per mettere in campo importanti campagne di Promozione al Consumo con l'intento di far percepire al consumatore la qualità e le proprietà nutraceutiche dei propri prodotti. Ci tengo inoltre ricordare che l'APOC da anni affianca anche la formazione di giovani delle scuole superiori con significativi momenti di orientamento al mondo del lavoro.
FP - Azioni come quelle descritte richiedono un coordinamento di molte persone dell'organizzazione.
RF – Tutti i progetti di cui parlo, sono continuamente seguiti e comunicati da un team di professionisti del marketing ed esperti del settore ortofrutticolo. Le attività di restyling del sito web, con nuove funzionalità e contenuti, l'utilizzo strategico dei social network, la partecipazione alle maggiori fiere di settore e le importanti sagre di prodotto con le varie sponsorizzazioni di eventi particolarmente rappresentativi per l'ortofrutta italiana, dimostrano che per APOC la comunicazione, fatta bene, è una priorità. Siamo organizzati per valorizzare.
Contatti:
Rosario Ferrara - direttore coordinatore
APOC
Via R. Wagner K1 (P.co Arbostella)
84131 - Salerno
Tel.: +39 (0)89 331758
Cell.: +39 331 2663528
Email: ferrara@apocsalerno.it
Web1: www.apocsalerno.it
Web2: www.uvitaly.it


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Intervista a Rosario Ferrara
Le priorita' del percorso di valorizzazione degli associati OP APOC
Data di pubblicazione:
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