Iprodione, la molecola fungicida sara' vietata
Iprodione è una molecola attiva (formula chimica C13H13Cl2N3O3) come fungicida. In Gazzetta Ufficiale europea (clicca qui per il documento completo) la legge parla chiaro: dal prossimo anno, da giugno, la molecola non potrà più essere utilizzata.
Ciò ha cominciato a preoccupare soprattutto le aziende sementiere in quanto la sostanza è piuttosto utilizzata per la concia di certe sementi. Per la precisione, l'autorizzazione decadrà in tutti gli Stai membri entro il 5 marzo 2018, e l'uso ne sarà consentito fino al 5 giugno 2018.
Le molecole utilizzabili sono poche e, se ne viene tolta una senza adeguata sostituzione, le aziende possono trovarsi in difficoltà. Ma soprattutto sono le tempistiche a costituire la principale ragione di cruccio: in pratica non c'è modo di organizzare percorsi alternativi in tempo utile. Ad esempio: per alcune semine le partite sono già state trattate con la molecola: come devono comportarsi dunque le ditte sementiere?
Altro aspetto: come trattare le giacenze? Non vi è tempo per l'uso, in quanto la messa al bando è antecedente a quando si effettuerà la semina. Manca totalmente la possibilità di programmarsi. Sarebbe stato più logico, eventualmente, mettere al bando la molecola dal 2019, annunciandolo ora.
Sul sito agrimag.it si legge che l'Iprodione è "Fungicida utilizzato su mandorlo, drupacee, melo, pero, actinidia, fragola, vite, ortaggi (cavolfiore, cavolo cappuccio, lattughe e simili, erbe fresche, solanacee, zucca, aglio), frumento, orzo, riso, colza, floreali e ornamentali. Trova impiego anche nella concia delle sementi di cereali (escluso mais e sorgo), aglio, patata, barbabietola da zucchero e nella disinfezione delle piantine portaseme di barbabietola da zucchero".
"Viene usato, inoltre, nei trattamenti sulla frutta raccolta (limoni, mele, pere) e nel trattamento di tappeti erbosi si graminacee per campi da golf e campi di calcio. Come nematocida (attività nematostatica) è autorizzato sulle colture di pomodoro, cetriolo, cetriolino, melone e cocomero coltivate in serra".
Gli operatori auspicano che ci sia un maggiore tempo a disposizione per esaurire le scorte e per organizzare il lavoro nel 2019.