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Fornitura di carote per tutto l'anno dall'Italia

In Italia, le carote vengono coltivate da nord a sud. La produzione in regime biologico è in costante aumento, così come la coltivazione di tipi colorati. L'industria è anche interessata a nuove applicazioni, come il succo e la farina di carota. Le carote italiane per il mercato del fresco si fanno strada in tutta Europa.

La coltivazione delle carote è diffusa in tutto il mondo. L'Asia è attualmente il player più importante con il 60% della produzione mondiale. In Europa viene coltivato il 23% della produzione totale. La Polonia è al primo posto con il 16,5%; seguono Regno Unito, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Francia. In Italia, la coltivazione delle carote è stabile da alcuni anni con una superficie di 7.000 ettari.

La coltivazione si svolge in un certo numero di aree: a nord in Veneto ed Emilia-Romagna; al centro, Abruzzo centrale e Lazio sono le principali aree di coltivazione; a sud le carote vengono coltivate in Puglia, Sicilia e Sardegna. Questi areali rappresentano insieme l'80% dell'offerta italiana e sono particolarmente adatti alla coltivazione delle carote per via dei terreni sabbiosi presenti.

Aree di coltivazione italiane per carote

Periodi di semina
Il periodo di semina delle carote è diverso a seconda della regione. In Veneto (zona di Chioggia) ed Emilia-Romagna (zona di Ferrara) varia tra novembre e gennaio e tra maggio e luglio, mentre la raccolta avviene tra maggio e giugno (Veneto) e tra ottobre e dicembre Emilia-Romagna (fino a marzo in Veneto). Nel Lazio, nella zona di Fiumicino, la semina avviene principalmente da luglio ad agosto per poi andare in raccolta da novembre a gennaio e da aprile a giugno. Mentre nella zona di Latina, ugualmente nel Lazio, dove si coltivano in serra e a pieno campo circa 300 ettari, la raccolta avviene da ottobre a marzo. La produzione in quest'area è destinata principalmente all'esportazione verso il Nord Europa.

In Abruzzo la zona di coltivazione più importante è la Piana del Fucino. Qui si semina a marzo e ad aprile per poi raccogliere da giugno a novembre e da febbraio a marzo. La coltivazione di queste radici ha una lunga tradizione in questo settore. La coltivazione è supportata dall'etichetta IGP (Indicazione Geografica Protetta) "Carota dell'Altopiano del Fucino". Questo marchio di qualità garantisce che i prodotti siano coltivati ​​localmente e siano di alta qualità. In Puglia e Molise (Campobasso e Foggia) si semina a dicembre e gennaio per raccogliere da maggio a luglio, e a luglio e agosto per una raccolta da novembre a gennaio. In Sicilia, la provincia di Ragusa è la zona più popolare per la coltivazione delle carote. Qui viene seminata da settembre a inizio novembre per raccogliere da febbraio a maggio. In Sardegna si semina tutto l'anno, ma soprattutto nei mesi autunnali e invernali si semina molto per la raccolta che va da ottobre a luglio.


In Italia il tipo di carota estiva Nantes è commercializzato principalmente come carota con foglia o carota lavata.

Fornitura per tutto l'anno
Le carote vengono trasportate in tutta Italia. La distribuzione da nord a sud su distanze di oltre 1.000 km consente di fornire carote per tutto l'anno. Così si evita di conservare il prodotto fresco troppo a lungo. L'uso determina quali carote vengono coltivate. Il tipo Nantes (arancione e colorato) è il più comune e si può trovare in quasi tutte le zone. Queste carote vengono commercializzate principalmente per il mercato fresco come carote con foglia o carote lavate. I tipi Berlikumer e Flakkee (arancione e viola) si coltivano principalmente in Italia centrale (Abruzzo e Lazio) e sono destinati principalmente all'industria del trasformato per la produzione di succhi, farina di carote e carote surgelate. Il tipo Imperator, che viene coltivato principalmente nell'Italia centrale e settentrionale su terreni sabbiosi, è destinato principalmente agli snack pronti al consumo.

Coltivazione biologica
Oggigiorno l'interesse per le carote colorate (viola, giallo e bianco) è in crescita. Questi tipi sono particolarmente popolari sul mercato biologico. Le carote biologiche sono destinate principalmente al mercato del fresco come carote con foglia e il mercato per queste cresce ogni anno. Attualmente la superficie delle carote biologiche in Italia è di 650 ettari. La produzione totale è di 2.600 tonnellate e la fornitura prosegue per tutto l'anno. I principali paesi esportatori di carote biologiche sono Germania, Inghilterra, Benelux e altri paesi del Nord Europa. I principali player del mercato biologico si trovano in Sicilia. Le carote precoci di questa regione sono molto apprezzate sul mercato europeo.

Nuove applicazioni
Un'altra tendenza importante sul mercato è lo snack "pronto al consumo" di carote arancioni o un mix di varie carote colorate. Questo prodotto occupa un posto sempre più grande nei supermercati. Inoltre, il succo fresco di carote arancioni o viola, che viene venduto come "super cibo" per via del suo contenuto di vitamine e antiossidanti, sta diventando sempre più popolare. In Italia diverse aziende di trasformazione di queste radici, che si trovano nelle principali aree di coltivazione, sono attive da oltre cinquanta anni. Queste aziende hanno recentemente proposto di redigere un catalogo sulle carote con una panoramica di tutte le applicazioni (succo, polveri secche, farina di carota e carote a rondelle per la surgelazione).

Una delle prime aziende trasformatrici di carote è Colle d'Oro, che si trova a Ragusa, Sicilia. L'azienda rifornisce il mercato del fresco, con carote convenzionali e biologiche IGP "Carota Novella di Ispica". L'azienda si trova in una zona che vanta una lunga storia nella coltivazione delle carote. Le prime produzioni e l'alta qualità di colore, sapore e dolcezza le rendono molto apprezzate sul mercato.

Per maggiori informazioni:
Bejo Zaden
Trambaan 1
1749 CZ Warmenhuizen
Tel.: +31 (0)226 39 61 62
Fax: +31 (0)226 39 35 04
Web: www.bejo.nl

Fonte: Bejo Wortelmagazine
Data di pubblicazione: