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Via libera al disegno di legge contro i reati agroalimentari

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi alcuni importanti provvedimenti per il settore agroalimentare. Via libera al disegno di legge contro i reati agroalimentari, approvati i decreti legislativi del Mipaaf sul riordino di Agea e sulla riforma della legislazione forestale con la creazione del Testo unico foreste.

Il Ministro Maurizio Martina ha commentato: "Con il via libera al disegno di legge contro i reati agroalimentari, frutto del lavoro della Commissione guidata dal Presidente Giancarlo Caselli, l'Italia propone un modello nuovo di contrasto al crimine in questo settore strategico. L'agropirateria diventa reato, le frodi commesse dalle organizzazioni mafiose vengono punite più duramente, la tutela della salute dei consumatori si rafforza. Dopo la legge contro il caporalato, serve una svolta per la massima legalità nella filiera del cibo. Questa legge può dare un contributo decisivo".

Secondo l'associazione Coldiretti, la criminalità nell'agroalimentare sviluppa un business da 21,8 miliardi di euro, in aumento del 30% nel 2017, che per va contrastato con un sistema punitivo e di indagine più adeguato, come opportunamente previsto dalla riforma delle norme a tutela dei prodotti alimentari.

Il testo del disegno di legge mira a incidere, in particolare, nell'ambito alimentare, colmando le attuali lacune della legislazione penale e sanzionando in modo specifico le vere e proprie frodi nei confronti del consumatore finale, tenendo conto del valore prioritario assunto dalla "identità" del cibo quale parte irrinunciabile della cultura di territori, delle comunità locali e dei piccoli produttori locali, che definiscono, in sostanza, il "patrimonio alimentare".

Il disegno di legge tiene conto, in tal senso, del fatto che la maggior parte delle frodi riguarda le caratteristiche intrinseche degli alimenti, come l'attestazione di conformità a specifiche modalità di produzione (tra le quali quella "biologica") o la loro origine geografica, e prevede pertanto un inasprimento delle sanzioni già in vigore in materia.

Inoltre, vengono per la prima volta introdotte sanzioni mirate nei confronti della produzione e commercializzazione di alimenti che, tenuto conto della dimensione all'ingrosso dell'attività illecita, anche organizzata, non sono capaci di produrre un pericolo immediato e imminente, ma manifestano la propria pericolosità nel medio e lungo periodo e in via del tutto eventuale. Allo stesso modo, vi è la previsione di sanzioni per l'omesso ritiro di alimenti pericolosi per la salute.
Data di pubblicazione: