Nella quarta settimana di novembre si è osservato un aumento delle quotazioni per radicchio e cavolfiori. Per il primo prodotto l'aumento dei listini è attribuibile ad una ripresa dei consumi, per i cavolfiori invece la diminuzione delle temperature negli areali del nord ha determinato una riduzione dell'offerta con conseguente aumento dei prezzi medi. Tra i prodotti di serra si è osservato un ridimensionamento dei listini per i cetrioli, di contro per melanzane, peperoni e zucchine il mercato è risultato piuttosto dinamico. Prime contrattazioni per l'indivia di origine metapontina.
Ortaggi a foglia: ulteriore calo delle quotazioni per lattuga e spinaci. Per la lattuga il ridimensionamento dei listini è imputabile all'andamento del mercato sulla piazza di Rovigo, dove le contrattazioni sono risultate limitate a causa di una domanda poco attiva. Su tutte le restanti piazze osservate gli scambi sono avvenuti a ritmi lenti ma costanti ed i listini non hanno subito variazioni. Per gli spinaci invece l'abbondante offerta presente sui mercati ha determinato il fisiologico calo delle quotazioni.
Prime contrattazioni per l'indivia di origine metapontina. I limitati quantitativi, dal buon profilo qualitativo, sono stati esitati sul mercato a un prezzo mediamente superiore rispetto alle restanti piazze rilevate e ciò ha determinato l'aumento dei prezzi medi all'origine. In leggero aumento anche i listini per il radicchio tipo Chioggia. In particolare sulla piazza di Rovigo il rialzo delle quotazioni è da collegare ad una riduzione della forbice dei prezzi, con aumento dei valori minimi. Il minor divario tra i prezzi minimi e massimi è dovuto all'immissione sul mercato di un prodotto qualitativamente più omogeneo. Anche per il tipo Treviso si è osservato un aumento delle quotazioni per una domanda più interessata.
Carote: ha trovato conferma l'andamento flessivo delle quotazioni già rilevato nella precedente ottava. In particolare il prodotto di origine abruzzese continua a risentire di una domanda poco interessata e le contrattazioni si sono concluse sulla base di valori cedenti. Stabile invece il mercato per il prodotto di origine ferrarese.
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Patate comuni: sulla piazza di Rovigo ha trovato conferma l'aumento dei prezzi medi. Gli scambi sono sempre risultati ridotti ma la domanda è stata leggermente superiore all'offerta. Di contro sulla piazza di Avezzano si è osservato un calo delle quotazioni nei valori massimi per il prodotto di migliore qualità. Su tutte le restanti piazze continua regolarmente la vendita del prodotto in uscita dal magazzino ed i listini non hanno subito variazioni.
Cavolfiori: il leggero rialzo dei prezzi medi all'origine è attribuibile all'andamento del mercato sulla piazza di Rovigo. Il calo delle temperature ha favorito un rallentamento dello sviluppo dell'infiorescenza con conseguente riduzione dell'offerta. In aumento anche le quotazioni sulla piazza di Salerno per il prodotto di migliore qualità. Di contro sulle piazze pugliesi e di Latina il mercato è risultato poco dinamico e le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi tesi al ribasso.
Finocchi: ulteriore assestamento a ribasso delle quotazioni. Sono proseguite regolarmente le operazioni di raccolta in tutti i principali areali produttivi con conseguente aumento delle disponibilità. Gli scambi sono avvenuti a ritmi lenti a causa sia dei consumi ancora limitati che dell'abbondante offerta. Solo sulle piazze pugliesi ed in quella di Salerno le contrattazioni non hanno subito variazioni di rilievo e i prezzi medi sono rimasti stabili.
Carciofi: ha trovato conferma l'andamento del mercato già osservato in precedenza per il carciofo tipo catanese di origine pugliese. Gli scambi sono avvenuti a ritmi lenti a causa di una domanda poco propensa all'acquisto e le contrattazioni si sono concluse sulla base di valori cedenti. Non si sono osservate variazioni invece, sia sotto il profilo degli scambi che delle quotazioni, per il prodotto di origine siciliana. Anche sulla piazza di Sassari, per tutte le tipologie commercializzate, la limitata offerta immessa sul mercato è risultata in linea con le richieste della domanda e le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi medi stabili.
Fagiolini: si sta oramai avviando a conclusione la campagna di commercializzazione dei fagiolini i cui prezzi medi nazionali questa settimana sono risultati stabili. Solo sulla piazza di Latina si è osservato un calo delle quotazioni. Tale andamento è dovuto a un disequilibrio tra domanda e offerta. Non si sono osservate variazioni di rilievo invece per il prodotto di origine napoletana i cui listini sono rimasti invariati.
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Ortive a frutto in serra: deciso rialzo delle quotazioni per le melanzane. Gli scambi sono risultati particolarmente dinamici e l'offerta è stata facilmente collocata sul mercato. Positivo anche l'andamento degli scambi per peperoni e zucchine grazie ad una buona propensione al consumo da parte della domanda. Al contrario per i cetrioli i consumi sono risultati limitati e le contrattazioni si sono concluse sulla base di valori cedenti. Più stabile infine l'andamento del mercato per tutto il comparto dei pomodori grazie ad un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta.


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