E' corsa contro il tempo per approvare la mini-riforma della Politica Agricola Comune in modo che possa entrare in vigore dal 1 gennaio 2018. Le nuove norme, tra cui la semplificazione per l'accesso agli aiuti delle aziende di giovani e più potere contrattuale alle organizzazioni dei produttori, hanno già ottenuto l'ok di tutte le istituzioni UE ma sono parte di un regolamento più ampio, il cosiddetto "omnibus", su cui invece il negoziato va a rilento.
La soluzione sarebbe scorporare le modifiche alla PAC dal resto del testo, ma richiede diversi passaggi non scontati. Ieri sera i paesi membri riuniti nel comitato permanente agricoltura hanno dato il loro ok, venerdì dovrà esprimersi la Commissione, quindi ancora una volta i rappresentanti dei Ventotto, prima data utile il 15 novembre. L'ultimo treno passa alla fine del mese: se gli eurodeputati riusciranno ad approvare nella plenaria del 29-30 novembre a Bruxelles la parte agricola del regolamento, le nuove regole saranno in vigore dal 2018. Altrimenti tutto slitterà al 2019.


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