A livello genetico c'e' molto potenziale nel modificare il sapore degli ortofrutticoli
Cosa vuole il consumatore
Kevin Folta, professore e direttore del dipartimento di Scienze Orticole dell'Università della Florida, ha parlato di questa problematica durante l'International Strawberry Congress. Egli ha cercato sinergie tra ricerca e commercializzazione. "E' importante sapere cosa vuole il consumatore. E' il nostro target e non sempre è stato così. I due gruppi principali in questo mondo sono consumatori e sviluppatori varietali, e hanno opinioni diverse su cosa sia importante. Per esempio, il consumatore fa caso al sapore, ma cosa è esattamente? Dobbiamo individuare cosa vuole il consumatore e provare a produrlo prima che si renda conto di volerlo".
L'Università della Florida porta avanti diversi studi, come per esempio la relazione tra gli stimoli fisici e la loro reazione a livello di emozioni e comportamento. "Perciò è stato sviluppato un test relativo al sapore dei pomodori. La cosa sorprendente è che dolcezza e tenore zucchino non sono sempre relazionati tra loro. Si sono utilizzate alcune varietà che avevano un alto tenore zuccherino, ma che risultavano meno dolci delle varietà di pomodori con un tenore zuccherino più basso".
Tecniche genetiche
Kevin ha osservato che la fragola è genomicamente semplice, ma geneticamente complessa. "Sapore e aroma sono complessi e naturalmente questi due aspetti non sono gli stessi per tutte le persone. Sono state sviluppate tecnologie per rimuovere o modificare elementi geneticamente determinanti. I consumatori sono preoccupati per queste nuove tecnologie. "Ritengo che l'importante sia definire i valori condivisi. Vengono sviluppati nuovi prodotti per la protezione delle piante, utilizzati altri metodi di produzione ed è bene sfruttare ogni occasione per comunicare ai consumatori perché alcune cose sono importanti e perché le scegliamo".
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