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CAAT: mercato calmo prima del Natale

"A differenza dell'anno scorso, in cui c'era più briosità, da una quindicina di giorni stiamo constatando che, nonostante la disponibilità e la qualità della merce, non c'è un mercato tipico del periodo prenatalizio. Sicuramente le previsioni di neve, pioggia e nebbia di questi giorni non stanno agevolando gli acquisti presso i mercati rionali. Confidiamo ancora in questo fine settimana, in cui anche le condizioni meteo saranno favorevoli e in cui i mercati rionali saranno determinanti nel condizionare le vendite". E' quanto apprendiamo dal CAAT-Centro Agro Alimentare di Torino.

Questo è il periodo della frutta esotica e di quella secca. Per quanto riguarda l'esotico, in particolare c'è richiesta di ananas, papaya e litchi che, a seconda della qualità e dell'imballaggio, possono spuntare prezzi fino a 1,3€/kg per l'ananas, 3,60€/kg per la papaya proveniente dal Brasile e 6,50 €/kg per i litchi provenienti via-aereo da Mauritius, principale produttore mondiale.



Anche il mango, sempre proveniente dal Brasile, è consumato durante le feste ma in misura minore rispetto alla papaya e viene venduto a 2,50-2,60 €/kg; infine l'avocado che, per tradizione, è richiesto in particolare dalle popolazioni musulmane



Per quanto riguarda la frutta secca, vi sono grandi quantità di pistacchi provenienti da California e Iran che vengono venduti intorno ai 14 €/kg, seguiti dalle noci principalmente provenienti dalla Francia, e in misura minore dal Veneto e dalla California; il prezzo delle noci a seconda della pezzatura e qualità può variare da 2,40 a 6,70 €/kg; sempre dalla California e altrettanto importanti sono le arachidi provenienti da Israele che vengono vendute da 5 a 6,30 €/kg. In generale, frutta secca e candita sono i prodotti più richiesti in questo momento dell'anno.

A parte i prodotti richiesti principalmente in vista del Natale, si sta delineando una situazione fortemente critica per le clementine provenienti da Puglia e Calabria. Nonostante il calo dei prezzi e la conclusione della campagna delle clementine spagnole, non si riesce a collocare il prodotto nazionale, che viene venduto da 0,30 a 0,85 €/kg. La vendita di mandarini invece è ancora limitata, in quanto i frutti sono ancora verdi e non hanno il colore richiesto dai consumatori.

Sempre per il comparto agrumi, da una decina di giorni è iniziata la commercializzazione delle arance tarocco con un prodotto di buona qualità che viene venduto da 0,60 a 1,70-1,80 €/kg per la categoria extra. Si stanno vendendo anche le arance Navelina foglia a circa 0,70 €/kg indipendentemente dalla provenienza: fra Sicilia e Spagna la differenza di prezzo è mediamente di 5 centesimi al chilo. Dopo un periodo in cui i prezzi dei limoni erano calati, adesso i limoni primofiore provenienti da Spagna e Sicilia si vendono a 1,30-1,35 €/kg.

Nel comparto pomacee, stanno andando bene le mele Fuji e Golden provenienti da Trentino Alto Adige, Veneto e Piemonte, che spuntano prezzi da 0,75 a 1,30 €/kg a seconda del calibro e del confezionamento. Per quanto riguarda i kiwi, c'è poco movimento, ma soprattutto si registra una significativa differenza di prezzo fra kiwi nazionale e neozelandese: il kiwi italiano viene venduto da 0,60 a 1,30 €/kg, mentre il kiwi Zespri raggiunge i 2,50 €/kg.

Ortaggi
Si spera che la campagna carciofi sia meglio della precedente, tuttavia al momento si registra una calma apparente, le vendite sono abbastanza ferme e i carciofi provenienti da Sardegna e Puglia si vendono a 0,70-0,75 €/kg. In questi giorni i prezzi dei peperoni sono aumentati fino a 2,00 €/kg per quelli gialli e rossi siciliani; anche il prezzo dei pomodori è aumentato in generale per tutte le tipologie, a fronte di un significativo calo della produzione dovuta alla virosi che ha colpito le produzioni sia spagnole sia italiane.

Prezzi anomali si stanno invece osservando per le melanzane: generalmente la melanzana violetta è la più richiesta, in questo momento invece non solo la richiesta di melanzana nera è superiore, ma anche i prezzi che si aggirano intorno a 3,30 €/kg contro i 2,40-2,50 €/kg della violetta.
Sempre per gli ortaggi in serra, anche le zucchine provenienti dal sud Italia, Spagna e Marocco si stanno vendendo con differenze tra zucchine chiare con o senza fiore e zucchine scure: i prezzi variano da 2,20 a 3,50/kg.

Per quanto riguarda gli ortaggi a foglia, in particolare le lattughe, i prezzi sono aumentati in seguito alla mancanza di prodotto locale, causato dall'alluvione di fine novembre e dalle prime gelate. I prezzi variano da 1,20 €/kg per la lattuga romana fino ai 2,20 €/kg della lattuga foglia di quercia.



Preoccupante è invece la situazione del finocchio che continua ad avere prezzi medio bassi, da 0,40 a 0,65 €/kg, se si pensa che questo è il periodo più favorevole al consumo di questo ortaggio.

Un altro ortaggio importante del periodo è il cardo bianco che si vende a 1,50 €/kg, mentre diversa e maggiore è la quotazione del cardo gobbo, che un prodotto locale e tipico della cucina tradizionale piemontese.

In generale, la situazione è dunque ottima dal punto di vista quantitativo e qualitativo dei prodotti; ciononostante manca quell'euforia dei commercianti che muove le vendite, cui si aggiungono le condizioni meteo sfavorevoli che condizionano i mercati rionali, il polmone vitale del CAAT.