Da Bruxelles l'AREFLH rilancia il ruolo delle Op
Sono le priorità emerse dall'incontro che ha riunito a Bruxelles il Collegio dei produttori di AREFLH, l'associazione delle regioni ortofrutticole europee presieduta dall'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna, Simona Caselli, cui aderiscono 21 regioni produttrici e 19 tra Aop (Associazioni di organizzazioni di produttori e Op (Organizzazioni di produttori) di sei Paesi.
Per AREFLH va salvaguardato il ruolo dell'Organizzazione comune di mercato (OCM), ma questo strumento deve essere reso più dinamico e al contempo più flessibile.
"Altrettanto importante – ha sottolineato Caselli – è consentire alle organizzazioni transanazionali (AOP) di continuare a svilupparsi, in quanto integrano tutte le funzioni, dalla produzione alla commercializzazione". Inoltre l'UE dovrebbe sostenere campagne per promuovere i consumi di ortofrutta sul mercato interno. "A questo proposito – ha insistito – il progetto 'Frutta nelle scuole' ha dimostrato di funzionare bene e pertanto andrebbe preso a modello per altre iniziative sul tema. E in questo senso AREFLH potrebbe avere un ruolo importante come piattaforma per lo scambio di esperienze e progetti".
All'incontro è stata ribadita l'importanza del settore ortofrutticolo per molte zone rurali in termini di attività economica e fonte di occupazione. Al termine una delegazione di AREFLH, guidata dalla presidente Caselli, ha incontrato Joao Onofre, nuovo responsabile dell'Unità C.2 vino, sostanze spiritose e prodotti ortofrutticoli della Direzione Agricoltura della Commissione europea per evidenziare le criticità che contraddistinguono il settore ortofrutticolo soprattutto verso il mercato e la necessità di mettere in campo efficaci politiche d'innovazione.