"Sebbene i prezzi siano stati leggermente inferiori rispetto allo scorso anno, dato che i mercati erano già saturi a novembre (principalmente con piccoli calibri), quest'anno il clima è stato il nostro migliore alleato. Per la prima volta nella storia abbiamo iniziato la raccolta con 3-4 settimane di anticipo", ha sottolineato Cedeño.
Le statistiche mostrano che il 91% dei quantitativi totali sono stati esportati negli Stati Uniti, ma degno di nota è anche il fatto che quest'anno il mango abbia fatto il suo ingresso anche nel mercato cinese. "Questo è per noi un mercato di nicchia, in cui il frutto viene venduto a un prezzo maggiore e pronto al consumo. Questa volta si è trattato più che altro di un test: abbiamo cercato di attuare sforzi congiunti per promuovere questo frutto, che crediamo di poter offrire nuovamente durante la prossima stagione, a patto di far spiccare le nostre varietà sulle altre".
"La battaglia per aprire un maggior numero di mercati al mango ecuadoriano prosegue. Il processo è lungo, ma le negoziazioni che abbiamo concluso finora hanno avuto successo. Se il Governo ottiene anche accordi in fatto di rimozione dei dazi doganali, come è avvenuto per i Paesi confinanti, allora l'obiettivo diventerà per noi più facilmente raggiungibile".
Per maggiori informazioni:
Sergio Cedeño
President
Mango Ecuador Foundation
Tel.: + 593994324000
Email: cedenoamador@gmail.com
Web: www.mangoecuador.org