I coltivatori di kiwi italiani saggiano la Nuova Zelanda
"Le differenze principali - ha commentato Irene Boumis, uno degli agricoltori italiani in visita - sono che sono le nostre protezioni sono inferiori. Usiamo il cemento, non il legno, nei vigneti e il suolo è molto più fertile in Nuova Zelanda".
"Siamo abituati a mangiare frutta dolce nel Mediterraneo. La varietà gialla è ottimale: ha un sapore dolce, ma non troppo, e si conserva molto bene".
Fonte: gisborneherald.co.nz