
I manghi raffreddati sviluppano gradualmente i sintomi del danno da freddo, quali l'annerimento e affossamenti della buccia, decolorazione della polpa, riduzione di aroma e sapore, insufficiente maturazione e proliferazione di marciumi. Tali sintomi possono aggravarsi quando i frutti sono trasferiti dalla cella frigo alla temperatura ambiente.
Pertanto, lo sviluppo di tecniche per aumentare la tolleranza alla refrigerazione potrebbe ridurre il deterioramento delle merci sensibili alla temperatura durante la conservazione a bassa temperatura.
Ricercatori cinesi hanno valutato l'effetto di un pre-trattamento di lieve condizionamento a bassa temperatura (LTC, low-temperature conditioning), prima della conservazione refrigerata prolungata, e i possibili meccanismi sul danno da freddo nel mango Guifei.
Prima di essere trasferiti in cella a 5°C per 25 giorni, i frutti sono stati pre-condizionati a 12°C per 24 ore; al termine dei 25 giorni sono stati trasferiti a temperatura ambiente.
I risultati hanno mostrato che un lieve pre-condizionamento a 12°C ha eliminato i sintomi del danno da freddo su mango, ha accelerato la maturazione, ha aumentato il contenuto di solidi solubili e il contenuto di prolina. Inoltre, LTC ha ridotto la perdita di succhi cellulari, il livello di malondialdeide e la perossidazione lipidica delle membrane, mantenendo così l'integrità della polpa.
Attraverso la tecnica PCR real time, i ricercatori hanno inoltre scoperto che l'effetto della LTC sulla tolleranza al freddo del mango è regolato a livello molecolare dall'espressione del gene MiCBF1 che aumenta in risposta al trattamento LTC.
Questi risultati suggeriscono che l'approccio LTC migliora la tolleranza al freddo nel mango, inducendo una serie di risposte fisiologiche e molecolari
Fonte: Zhengke Zhang, Qinggang Zhu, Meijiao Hu, Zhaoyin Gao, Feng An, Min Li, Yueming Jiang, 'Low-temperature conditioning induces chilling tolerance in stored mango fruit', 2017, Food Chemistry, Vol. 219, pag. 76–84.