Italia: a novembre sale l'inflazione
La lieve ripresa dell'inflazione è dovuta soprattutto agli andamenti dei prezzi dei servizi. Tra i beni, contribuiscono al ritorno in territorio positivo dell'inflazione sia i prezzi dei beni energetici non regolamentati sia quelli, degli alimentari non lavorati (+0,2%, da -0,4%), bilanciati però dal rallentamento dei prezzi dei beni durevoli.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,4% su base mensile e registrano una diminuzione dello 0,1% su base annua (era -0,2% a ottobre).
Il rialzo su base mensile dei prezzi degli alimentari non lavorati è principalmente dovuto agli aumenti dei prezzi dei vegetali freschi (+4,9%; -4,2% su base annua, dal -6,4% di ottobre) e della frutta fresca (+2,8%; +2,7% in termini tendenziali, era +2,1% il mese precedente).
L'inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,2% (era -0,1 a ottobre).
Eurozona: l'inflazione dà nuovi segnali di ripresa
Secondo l'Ufficio statistico europeo (Eurostat) l'inflazione è attesa in salita allo 0,6% a novembre 2016, dallo 0,5% del mese precedente.
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Tra le principali componenti dell'inflazione dell'area Euro, i prezzi dei cibi, alcol e tabacchi dovrebbero salire dello 0,7% (rispetto allo 0,4% di ottobre), mentre quelli dei servizi dell'1,1% (stabile rispetto al mese precedente). L'energia dovrebbe aver segnato ancora una contrazione dell'1,1% (-0,9% a ottobre).
Fonte: istat.it / ec.europa.eu