Regalino di fine anno: piu' burocrazia e costi per le aziende
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"Tra le novità più discusse – spiega l'esperto Luciano Mattarelli dello studio www.consulenzaagricola.it – vi è l'introduzione dell'obbligo di invio trimestrale degli elenchi clienti-fornitori, nonché dei dati contabili riepilogativi delle operazioni di liquidazione dell'IVA effettuate. In pratica, viene modificata la disciplina relativa alle comunicazioni Iva, e viene cambiata la periodicità dello "spesometro": fino al 2016 tale adempimento aveva cadenza annuale, mentre ora la comunicazione, relativa alle fatture emesse e a quelle ricevute e registrate (e le eventuali variazioni), dovrà essere fatta ogni tre mesi".
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Anche la liquidazione periodica dell'Iva andrà effettuata ogni tre mesi, anche nel caso di liquidazione con eccedenza a credito. Ovviamente fatta la legge, fatta la sanzione. Gli errori e omissioni costeranno 2 euro a fattura, mentre per chi non farà la trasmissione, la sanzione andrà da 500 a 2000 euro.
"Il termine per l'invio delle comunicazioni in esame – continua Mattarelli - è previsto per il secondo mese successivo alla chiusura del trimestre: le scadenze saranno il 31 maggio, il 16 settembre, il 30 novembre e l'ultimo giorno di febbraio (28 o 29) di ogni anno.
Le nuove norme complicano la vita ai centri di assistenza fiscale, dato che una parte del lavoro viene triplicata. Ma anche per le aziende agricole che dovranno portare al proprio Caf i documenti molto più di frequente. E, dato che il lavoro dei Caf aumenterà, ci sarà un incremento dell'onere del servizio. Insomma, probabilmente si pagherà di più.
L'obiettivo del decreto è ridurre il sommerso e recuperare più tasse evase. A rimetterci, però, sono sempre le imprese oneste.