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Viaggio in Sudamerica del CREA per verificare le varieta' Pircinque e Jonica

Brasile: 4 euro al chilo per le fragole da piante italiane

Missione in Brasile per Gianluca Baruzzi e Pierluigi Lucchi del CREA – Unità di ricerca per la frutticoltura – Forlì. Nei giorni scorsi sono tornati da un viaggio in cui hanno verificato di persona come prosegue la collaborazione con l'Università di Santa Catarina (UDESC), nell'omonimo Stato. Hanno toccato con mano come alcune varietà e selezioni italiane, in particolare Pircinque, si stiano adattando benissimo agli ambienti brasiliani.


Le aree produttive in Brasile visitate da Baruzzi e Lucchi

"Il progetto di collaborazione – spiegano Baruzzi e Lucchi – è nato nel 2012 grazie all'impegno di Walther Faedi, già direttore dell'Unità di ricerca per la frutticoltura – Forlì. La collaborazione fra i due Enti è proseguita e nei giorni scorsi abbiamo visitato diversi impianti produttivi. L'UDESC è pienamente soddisfatta del comportamento di varietà come Pircinque e Jonica e per questo ha provveduto ad estendere il brevetto in Brasile. Un paio di vivaisti sono stati autorizzati dall'UDESC alla moltiplicazione delle piante. Negli impianti a dimora sono presenti circa 700mila piante di Pircinque.


Fragola Pircinque coltivata in Brasile con ottimi risultati

Durante la loro permanenza in Sudamerica, Baruzzi e Lucchi hanno visto che nelle zone più calde stava terminando la raccolta, mentre in quelle più fresche, in quota, si era a metà. Ottimi i prezzi spuntati dalle fragole nei mercati delle metropoli: in media l'equivalente di 3-4 euro il chilogrammo.



"Ma una varietà come Pircinque – precisa Baruzzi – può spuntare prezzi ancora maggiori perché ha la caratteristica di avere frutti molto dolci, consistenti e piuttosto resistenti alle manipolazioni. E' un aspetto fondamentale in zone dove la logistica è difficile a causa della carenza e dello stato (in campagna solo strade sterrate) dellei vie di comunicazione e dei servizi. Altre varietà le devono raccogliere quasi verdi per poter sperare di farle giungere sane al mercato. Pircinque, invece, la possono staccare completamente rossa".


Le fragole vengono raccolte in ceste di vimini e poi trasferite nel packaging

I ricercatori hanno fornito alcuni suggerimenti ai coltivatori brasiliani per quanto riguarda la tecnica colturale; in particolare di abbandonare il piccolo tunnel monofila per passare ai grandi tunnel tipo veronese. Sul fronte del confezionamento, i produttori usano delle cassettine di cartone con 4 cestini da 250 grammi l'uno. Ogni cestino viene avvolto in un film plastico. Le fragole vengono raccolte in ceste di vimini o legno e poi trasferite nei cestini, collocando le fragole più piccole nel fondo del cestino. E' di certo un sistema da migliorare.


Fragole in vassoi filmati (a mano)

Pircinque è apprezzata anche per il fatto di essere molto rustica e resistente ai patogeni dell'apparato radicale e questo è un aspetto molto importante in un Paese dove è vietata qualsiasi fumigazione e la coltura viene mantenuta in diversi casi per due-tre anni.



"Abbiamo anche visto – continua Baruzzi – che si sta affermando la coltivazione fuorisuolo, specie nelle zone del sud. Le prospettive di mercato sono buone, anche perché per i brasiliani la fragola è un "frutto esotico". Se mango, papaya, banane e similari sono la normalità, è la fragola a essere ambita come qualcosa di nuovo".


Minitunnel e raccolta con cesti di vimini. I ricercatori italiani hanno consigliato i tunnel ampi tipo veronese

Qualità sensoriale, dolcezza e lunga shelf life rappresentano, per i brasiliani, le caratteristiche più importanti per il mercato. Questa collaborazione fra CREA e Università di Santa Catarina sta portando ottimi risultati, grazie a varietà frutto della ricerca italiana che vengono acquistate anche all'estero.