"Il nostro fornitore - spiega un venditore - ci dice che in campagna gli agrumi italiani sono cari, con quotazioni all'origine alle volte anche doppie rispetto all'anno scorso", intendendo così che i prezzi dovrebbero essere più sostenuti degli attuali, ma, prosegue, "per ora il mercato non gli sta dando ragione". La domanda tipicamente invernale, infatti, ancora latita.

Arance. (Foto d'archivio)
In questo, è complice anche il fatto che sul mercato sono presenti arance d'importazione, leggasi origine Spagna, vendute a quotazioni inferiori: circa 20 eurocent/kg in meno dell'omologo italiano. Le pezzature più grosse di arance sono scambiate a 70/80 eurocent/kg.
L'impressione è che dalle zone di produzione italiane, in questo momento Calabria e Sicilia, la produzione di Navel, la varietà italiana oggi scambiata sul mercato, sia inferiore che in passato; ma lo stesso sembra potersi dire anche per l'arancia italiana per antonomasia: "Questa settimana - spiega un altro venditore - si è visto qualcosina di arance Tarocco, ma la stagione inizierà davvero solo a gennaio. Per questa varietà si vocifera (leggasi che mancano ancora molti puntini sulle i, ndr) di un calo produttivo del 30% rispetto all'anno scorso, che già di per sé fu un'annata poco produttiva; rispetto a un'annata normale, si parlerebbe dunque di una produzione di molto inferiore"