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Le delizie di aranciAmato, una sfida per bilanciare agricoltura civica e sostenibilita' economica

Il team dell'Azienda Amato, a Ribera in provincia di Agrigento, coltiva l'unica arancia bionda in Italia dotata di marchio DOP e 100% bio certificato dall'Icea.



Sebastiano Amato, alla guida dell'attività, non ha ereditato solo nome e cognome dal nonno, ma anche una bellissima azienda agricola di circa 10 ettari, dove coltiva arance Washington Navel. In un settore dove si è innovato poco, è riuscito a conciliare le più avanzate tecnologie per trovare nuovi canali commerciali, riuscendo a conciliare tradizione e innovazione. Infatti l'e-commerce e i social media rappresentano il principale canale di vendita con cui raggiungere e fidelizzare il consumatore o i gruppi di acquisto.



"Potendo instaurare una relazione diretta con il consumatore – ci dice Sebastiano - che è per noi il vero valore aggiunto di aranciAmato, mediante i social media descriviamo la nostra quotidianità e i valori che ci animano, raccontando e fotografando cosa significhi per noi fare agricoltura di qualità. La relazione che costruiamo con i nostri "fan" ci permette poi di vendere tramite e-commerce, potendo così eliminare l'intermediazione dei grossisti e della grande distribuzione, e costruire una filiera molto corta: dal produttore al consumatore".



Sebastiano Amato (nella foto a destra) dichiara a FreshPlaza: "Il terreno di Ciriò-Canale è la località dove è cominciata l'avventura dell'arancio Brasiliano, vicinissimo al paese di Ribera e alla galleria di Santa Rosalia che fu rifugio dai bombardamenti durante la seconda guerra Mondiale".

"E' una valle molto stretta con le pareti di roccia tenera, con conchiglie tipiche dei sedimenti marini ricoperte di una lussureggiante Capelvenere. Scorre perennemente un ruscello che ha alimentato il tumulo di terreno".

"Nel 1950 i campi irrigui erano solo a ridosso dei fiumi e dei torrenti e i mezzi meccanici molto scarsi. L'unico accesso al tumulo di terreno era una stretta mulattiera che si inerpicava sul costone e si percorreva a piedi o sui muli. Le piante di limone e partuali sono state reinnestate a "Brasiliano". Dal 1972, con la canalizzazione delle acque dei fiumi, l'azienda si è estesa in contrada Magone e Gulfa Panetteria per complessivi 10 ettari coltivati prevalentemente ad arancia Washington Navel".



I trasformati
"Da qualche anno abbiamo deciso di espandere il nostro paniere di prodotti, aggiungendo anche i trasformati. Sono nate quasi per gioco le marmellate di Nonna Pippa che hanno trovato il consenso prima presso i nostri amici e i nostri clienti più affezionati, poi da parte di tutti i consumatori che hanno dato fiducia ad aranciAmato".

Le origini di aranciAmato

"Il nonno Sebastiano, tanti anni fa, faceva agricoltura convenzionale perché era più semplice e anche perché tanti anni fa mancava coscienza e conoscenza sugli impatti per l'ambiente. Mio papà Antonino ha cominciato con le produzioni a Lotta Integrata, più rispettose degli agroecosistemi, mentre io vivo l'attività di agricoltore non come ricerca del massimo profitto, ma come stile di vita, consapevole che ogni azione interagisce con l'agroecosistema provocando, spesso, danni irreversibili. Ecco da dove scaturisce la scelta del Bio".

Il prezzo all'ingrosso medio ottenuto franco magazzino per la merce cosiddetta "scendi pianta" (non selezionata, fornita tal quale come ciene raccolta in cassette fornite dal grossista) è di 0.44 € al kg. Rispetto agli anni precedenti c'è stato un incremento dovuto a una maggiore consapevolezza dei consumatori.



"Oggi non riusciamo a vendere direttamente tutta la nostra produzione al consumatore finale- dice Sebastiano - ma di anno in anno le quantità vendute al singolo aumentano considerevolmente, grazie agli sviluppi del canale digitale e dell'e-commerce".



Il convenzionale porta più profitti, ma c'è il problema dei trattamenti

"La produzione di arance in convenzionale era molto alta: in media circa 350 quintali per ettaro (10.000 metri quadrati). Con la Produzione Integrata si ottenevano 300 quintali per ettaro. Ora, in biologico, in media produciamo 250 quintali per ettaro di arance".



"Una doverosa osservazione va fatta. I trattamenti antiparassitari, prima, avevano il 'vantaggio' di essere tempestivi ed eradicanti, a volte totalmente eradicanti, mentre ora cerchiamo di rispettare gli equilibri ambientali utilizzando dei predatori naturali che vengono lanciati nell'agrumeto, in aggiunta a quelli esistenti, cercando di spostare, con zero impatto ambientale, l'equilibrio a sfavore dei parassiti delle piante. Tutto ciò comporta una riduzione delle produzioni vendibili, a tutto vantaggio però della qualità dei prodotti stessi".



Principali destinazioni di vendita
"Non esportiamo. Con il lancio dell'e-commerce e la cura dei social media, la domanda è comunque alta e il nostro mercato è quello interno, in particolare le regioni del centro e del nord. Abbiamo un prodotto unico al mondo e per questo riusciamo a essere presenti praticamente in tutta l'Italia".



"I prodotti aranciAmato vengono recapitati nelle case dei nostri consumatori in pratiche cassette, così da favorire una migliore conservazione e un pratico trasporto. Tutto il prodotto viene venduto con la vendita dirette e-commerce".



"Il periodo di raccolta e commercializzazione delle nostre arance va dalla metà di novembre a fine marzo, con la possibilità che questo periodi si allunghi o si accorci a seconda dell'andamento stagionale".



"Il settore rappresenta una sfida per chi, soprattutto giovane, ha in animo la conservazione di un mestiere così importante, innovandolo con nuove tecnologie e metodologie commerciali emergenti. La sfida è vinta quando riusciamo a bilanciare il concetto di agricoltura civica con la sostenibilità economica dell'impresa".



"Noi di aranciAmato siamo follemente innamorati della nostra terra, di cui siamo parte integrante e insostituibile. La curiamo perché produca i migliori frutti di cui siamo i primi consumatori. Siamo determinati a continuare quella che è per prima cosa una vera e propria filosofia di vita, solo in seconda battuta un mestiere".



"Non accettiamo la logica del massimo profitto, ma puntiamo a costruire un mondo dove ci sia grande rispetto della dignità del lavoro, delle persone e della natura. Solo così possiamo produrre e coltivare frutti di elevata qualità. Il nostro prodotto non è il frutto in sé stesso, ma un vero modo nuovo, e antico allo stesso tempo, di interpretare e fare agricoltura. Agricoltura di qualità".



Contatti:
Azienda aranciAmato
Via Pitagora, 20
92016 – Ribera (AG)
Cell.: 366 1692924 - 338 2134474
Email: info@aranciaamato.it
Email: nello.amato@hotmail.it
Web: www.aranciamato.it