Tra i mercati coinvolti in questa fase di contrazione sono da annoverare, oltre alla già nota questione dell'embargo russo, anche l'Algeria, l'Egitto, la Libia; il tutto sommato alle nuove spinte protezionistiche in Gran Bretagna e anche dall'altra parte dell'Atlantico.
Secondo Pilati, appare dunque tanto più meritorio il lavoro svolto da Assomela e dal CSO di Ferrara, congiuntamente al nostro Ministero delle Politiche Agricole, nell'ambito dei negoziati fitosanitari con potenziali nuovi mercati di sbocco in Asia, tra cui Vietnam e Cina. In India, la mela italiana è invece già presente grazie al Consorzio From.
"L'eccellente conservabilità delle nostre mele per questa stagione commerciale 2016/17 - commenta Simone Pilati - ci consente tra l'altro di raggiungere agevolmente anche le destinazioni più lontane".
Oltre a questa necessaria diversificazione delle destinazioni commerciali, il direttore de La Trentina sottolinea l'importanza di proseguire nell'investimento in innovazione varietale, puntando a mele più gustose, di vari colori, in grado di rispondere alle esigenze di consumatori che mostrano interesse verso le nuove proposte. Al riguardo si ricorda la adesione recente del Consorzio La Trentina tra coloro che cominceranno a coltivare in Italia la nuova varietà di mela gialla Opal (di cui parleremo in seguito).

A fare la differenza, però, è anche la capacità di mantenere una rotta chiara, con obiettivi precisi, da perseguire anche nei momenti di difficoltà: una caratteristica che sembra connotare profondamente un settore evoluto quale quello della melicoltura trentina e altoatesina e che è stato ben rappresentato dalla biennale di Interpoma. A questo proposito, Simone sottolinea: "Partecipiamo alla fiera sulla mela fin dal 2002. Una delle chiavi del successo è stata aver dato un'impronta definita fin dal principio, senza guardare ai numeri. Quando si è convinti che un'idea sia valida, tenere la barra dritta e non smarrire l'orientamento anche nei momenti di crisi, è cruciale".
Sulla cadenza biennale della manifestazione, Pilati sottolinea che un mondo così complesso e avanzato come quello della melicoltura non sente la necessità di organizzare la fiera ogni anno: "Di mele oggi ce ce ne sono tante e coltivate in molti paesi del mondo. Interpoma ci fornisce una chiara indicazione circa il fatto che fare qualità del prodotto e nell'indotto è l'unica chiave per rimanere competitivi e per rispondere alla base produttiva, costituita da 20mila famiglie di melicoltori".
Il Consorzio La Trentina sta investendo, oltre che sulle mele, anche nella riscoperta e il rilancio della produzione della susina di Dro, una DOP tipica del territorio oggi proposta con nuovi format di vendita presso la grande distribuzione.
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