

Foto di gruppo per la Modena Funghi.
Un paio di settimane fa la conclusione dell'iter, con l'inaugurazione; un'impresa che si lascia alle spalle il terremoto grazie anche ai contributi regionali e Por Fesr per la ristrutturazione dello stabilimento, (struttura complessiva, stanze di coltivazione, punto vendita, uffici) adeguandolo alle più recenti normative antisismiche. "Ora l'intera struttura aziendale è antisismica, realizzata in acciaio e cemento, e sono state migliorate le stanze dei letti di coltivazione, ottenendo un miglioramento della sicurezza per gli operatori", spiegano dall'azienda.
Questo permetterà al gruppo Modena Funghi, formato da una start-up per la commercializzazione, da una filiera produttiva ortofrutticola per la lavorazione di burger vegetali e dalla società agricola Rinaldi per la coltivazione convenzionale e bio di funghi champignon, la piena operatività, con 1.500 ton di funghi prodotti all'anno, tra produzione diretta e di filiera. Di questi volumi l'80% prende la via della Gdo, il resto dei mercati all'ingrosso.

Un momento della lavorazione alla Modena Funghi.
La Modena Funghi si attesta così come una delle aziende top ten tra quelle produttrici di funghi in Italia, in un mercato (quello italiano) che l'azienda definisce ormai maturo. Attualmente i consumi sono stabili: ogni nuova quota di mercato conquistata avviene a scapito delle quote della concorrenza". Si tratta di un mercato dove, concludono dalla Modena Funghi, "la pressione estera viene storicamente dalla Polonia ma, a seguito di alcune scelte politiche di quel Paese, da pochi mesi questa concorrenza appare meno agguerrita, soprattutto per le forniture all'industria".
Oggi il gruppo di Cavezzo (MO) conta 40 collaboratori, per un fatturato complessivo annuo che si aggira intorno ai 5 milioni di euro.