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Preoccupazione per il coleottero killer del carrubo

"Sicilia: paesaggi "da un milione di carati" rischiano di finire nell'oblio"

Non tutti sanno che il carrubo è un albero spontaneo del Mediterraneo, la cui coltivazione risale probabilmente ai tempi dei Greci o addirittura ai Fenici. Secoli dopo, gli Arabi ne hanno intensificano la coltivazione in buona parte del Mediterraneo dove è tutt'ora diffuso.


Il carrubo (Ceratonia siliqua).

I semi, ritenuti particolarmente uniformi come dimensione e peso venivano utilizzati dagli arabi per pesare le pietre preziose, da qui il termine arabo qirat da cui è derivato il nome dell'unità di misura carato.

Nell'industria alimentare e specialmente dolciaria molti addensanti e gelificanti sono ottenuti da farina di semi di carrube, apprezzata anche oltreoceano.

Ma le proprietà delle carrube sono davvero tantissime e andrebbero riscoperte. Localmente i frutti, tolti i semi, oggi vengono usati per l'alimentazione del bestiame. Un tempo venivano consumati comunemente dall'uomo, freschi o secchi, ed erano un sicuro rimedio alla fame in tempi duri.

La Sicilia è la regione italiana più ricca di carrubi, la cui presenza si concentra massivamente nel territorio compreso fra le province di Siracusa e Ragusa. In quest'ultima si trova oltre il 70% della superficie nazionale e fornisce i 2/3 della produzione italiana.

In queste terre il carrubo domina i paesaggi, fatti di macchia mediterranea e muretti a secco, regalando panorami bucolici, fiabescamente sonnolenti ed incantati.

Un coleottero killer
In Sicilia, tuttavia, resta aperta la questione dei carrubi infestati da un coleottero killer che rischia di devastare il patrimonio arboreo esistente. L'Assessorato all'Agricoltura della Regione Siciliana ha attivato il piano di contenimento e monitoraggio del coleottero che infesta i carrubi iblei.

"Il piano è stato illustrato agli amministratori dei territori e agli steakholdres della filiera del carrubo, dai funzionari del Servizio fitosanitario regionale e dell'Ufficio periferico di Ragusa" ha dichiarato l'on. Orazio Ragusa, che si è fatto portavoce del problema presso le Autorità competenti.

"Ad ogni modo le analisi condotte dall'Osservatorio delle malattie delle piante di Acireale hanno consentito di classificare le caratteristiche del parassita che prolifera quando gli alberi sono sotto stress per siccità o condizioni agronomiche non ottimali - ha proseguito il parlamentare regionale - Sono stati definiti i primi interventi da attuare entro febbraio 2017 per il contenimento del parassita Xylosandrus compactus, nelle aree interessate, attraverso l'estirpazione e l'incenerimento dei rami infestati e l'attivazione delle pratiche agronomiche necessarie per mettere gli alberi nelle migliori condizioni vegetative".


Carrubo sofferente (foto: siciliapress.com).

Sono in programma, nei prossimi giorni incontri tecnici (ancora in fase di definizione) per fare il punto della situazione e, soprattutto, per cercare di trovare una soluzione al problema che rischia di distruggere un patrimonio arborero storico e culturale, che rende unico al mondo il paesaggio degli Iblei.

Sull'argomento è intervenuto anche il Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi, Silvio Balloni, che ha spiegato l'importanza del carrubo per il territorio vittoriese e ibleo tutto (guarda qui sotto la videointervista realizzata da FreshPlaza).



Autore: Gaetano Piccione
Data di pubblicazione: