La Nuova Zelanda individua un nuovo target per le sue mele
I consumatori europei sono d'accordo. Per un cartone standard da 18 kg di mele Jazz venduto ai supermercati, i coltivatori ricevono otto dollari extra sulle varietà più comuni Braeburn e Royal Gala. "Otteniamo dalle tre alle quattro volte di più dalle mele Jazz di quanto i produttori locali ottengano con le cultivar locali - ha affermato Fissette - E' solo che la valuta non è a favore dei coltivatori della Nuova Zelanda, in quanto il dollaro neozelandese è troppo forte".
Altamente apprezzato in tutto il settore, nel 1995 Fissette ha preso il posto di suo padre come amministratore delegato della Commissione di commercializzazione delle mele e delle pere (Apple and Pear Marketing Board), che ha poi trasformato nel marchio ENZA. T&G Global ed ENZA hanno fuso le loro attività complementari nel 2003, e ora la società è conosciuta come T&G ENZA Continent.
Dalla passaggio generazionale, il settore delle pomacee è radicalmente cambiato ed è stata lanciata una serie di nuove varietà. "Si è spacciati se non si fa innovazione. Per i prossimi 10-15 anni i competitor per le mele della Nuova Zelanda avranno vita dura. Abbiamo anche trovato un nuovo consumatore: i giovani. Pur avendo smesso di mangiare mele, ora apprezzano le Jazz".
La varietà Jazz si rivolge ai consumatori europei, che preferiscono le mele aspre, non troppo rosse né troppo dolci.
Secondo Fissette possedere i diritti sulle varietà è la chiave per fare profitti. T&G detiene i diritti UE delle nuove varietà vegetali (PVR) per le mele Jazz fino al 2035 e per le mele Envy fino al 2042. Le mele Jazz sono vendute in Europa, mentre le mele Envy, più dolci, spopolano in Asia.
Fonte: www.stuff.co.nz