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Lieve ripresa nella domanda di uva da tavola, ma il bilancio sulla stagione resta pesante

"Da un paio di giorni c'è un miglioramento: notiamo una domanda maggiore", confida un grossista sulla piazza di Bologna; si riferisce alla commercializzazione dell'uva da tavola, prodotto di stagione per cui, nelle scorse settimane, la domanda aveva un po' latitato.

Sul mercato si trova uva dalla Sicilia e dalla Puglia, ma è da quest'ultima regione che proviene la maggior parte del prodotto. Si parla di quotazioni che oscillano tra 1,30 e 1,50 euro/kg, con punte anche a 1,60 euro/kg per le partite migliori. "Nei giorni precedenti, i prezzi erano anche di un 10/20 eurocent/kg più bassi", continua il grossista.


Uva da tavola. (Foto d'archivio)

Ma se gli ultimi due giorni hanno regalato qualche sorriso a chi vende uva da tavola, facendo sperare per il prosieguo della stagione (continuerà fino alla fine dell'anno, ndr), per molti il bilancio resta negativo: la ripresina di questi giorni è infatti vista "come una scossa in un mercato che finora è stato sottotono", chiosa un altro operatore, che con la mano mima un singolo bip di un encefalogramma per il resto piatto.

"E' stata una stagione anomala - continua - ora la stagione (il meteo, ndr) sarebbe anche favorevole per il consumo di uva, ma mancano sia i volumi, a causa delle piogge (che in raccolta hanno colpito le zone di produzione, specie in Puglia) sia la richiesta. Non mi è mai capitato di vedere in mercato così poca uva: non sembra più essere quell'articolo capace di trainare in questo periodo, come invece capitava anche solo pochi anni fa".